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La Digos sequestra arsenale ad estremisti di destra. La polizia di stato di Torno ha sequestrato questa mattina all’alba un intero arsenale. Le ami erano ammassate all’interno di alcuni appartamenti di esponenti di estrema destra. Il Blitz antiterrorismo è scattato nei confronti di alcuni appartenenti del gruppo “politico” denominato: Forza Nuova. Ma non solo, all’operazione coordinata dalla procura di Torino hanno partecipato anche le Digos di Milano, Varese, Pavia, Novara, Forlì. Il sequestro è nato da un ‘indagine relativa ad alcuni combattenti italiani, che hanno partecipato alla guerra del Donbass, in Ucraina. Tra le armi prese in consegna c’era anche un missile aria aria, disarmato ma perfettamente funzionante. Inoltre, gli inquirenti hanno trovato numerosi fucili d’assalto di ultima generazione e altri ordigni.
La Digos sequestra arsenale ad estremisti di destra. Gli arrestati
La polizia ha arrestato Fabio Del Bergiolo di 60 anni, ex ispettore delle dogane specializzato in antifrode. L’uomo era finito nei guai nel 2003, per una truffa messa in atto quando era in servizio a Malpensa. Del Bergiolo è da sempre un militante di Forza Nuova, candidato nel 2001 al senato dalla città di Gallarate. In manette è finito anche Alessandro Monti di 42 anni, di nazionalità svizzera e titolare della società, che possiede l’hangar di Voghera. Il luogo dove è stato rinvenuto il missile. Il terzo indagato fermato dagli investigatori è Fabio Bernardi di 51 anni. I sospetti sul De Bergiolo sono nati da alcune telefonate che hanno smascherato i suoi tentativi di vendere il missile. L’arma di fabbricazione francese era messa in vendita dagli estremisti, per circa 470 mila euro. Tra i potenziali acquirenti c’era anche un funzionario pubblico di un paese straniero.
Le indagini
La Digos di Torino nell’ultimo periodo aveva incentrato l’inchiesta su gruppi oltranzisti di estrema destra, che orbitano a Torino. Una concentrazione di persone, che spaziano tra i messaggi politici e le tifoserie calcistiche. Il questore di Torino Giuseppe De Matteis ha definito il Blitz: “Un sequestro con pochi precedenti, per qualità delle armi e il loro potenziale violento”. Una scure, che si è abbattuta sul terrorismo.