Letta vs. Meloni. Il segretario del Partito Democratico si è recato quest’oggi a Marcinelle, in Belgio, per commemorare i minatori italiani morti nel tragico incidente di 66 anni fa. Nella giornata di ieri l’ex premier aveva pubblicato una lettera sul Corriere della Sera equiparando la morte dei minatori italiani al destino di quei migranti morti nel Mediterraneo. E quest’oggi è arrivata la replica della presidente di Fratelli d’Italia che chiede di non strumentalizzare la tragedia.
La lettera di Meloni
Meloni è stata chiara. Non vuole che la tragedia di Marcinelle del 1956 sia equiparata al dramma dei migranti di oggi che arrivano in Italia e che sia in qualche modo strumentalizzata. “La cosa più distante con la tragedia degli italiani che emigravano per lavorare nelle miniere belghe, è che molti degli immigrati irregolari di oggi considerano l’accoglienza stessa come un diritto inalienabile da cui far discendere presunti diritti molto più materiali, che costano alle casse dello Stato italiano più di quanto ricevano di pensione molti nostri anziani”.
Secondo la politica romana infatti bisogna evitare “comparazioni forzate e strumentali”. In questo modo infatti non si ricordano gli italiani di ieri né è il modo adatto per affrontare il tema degli stranieri di oggi.
La dura replica di Letta
“Ho trovato la lettera della Meloni incomprensibile e anche molto grave”. A dirlo è il segretario del Partito Democratico Enrico Letta a margine della visita a Marcinelle in Belgio. Se Meloni chiede di non strumentalizzare la tragedia non si fa affatto attendere la controreplica dell’ex premier.
Secondo Letta infatti quegli italiani morti sono “tutti soldati di una guerra per la sopravvivenza, ieri come oggi”. E poi punta il dito contro la Presidente dei Fratelli d’Italia: “E chi si ostina a negare ad altri opportunità e futuro nel nostro Paese, rinnega le nostra storia, dimentica Marcinelle, le nostre radici”.