Napoli è tra i posti più pericolosi della terra. E’ questo il giudiziario lapidario del Sun, che ha stilato una speciale classifica a riguardo. Il tabloid ha selezioni le 10 città più borderlyne del globo in una lista tutt’altro che edificante. In realtà, le città sono undici, a causa di un ex aequo, ma, dato che i nomi dei luoghi in questione sono stati stilati senza una reale graduatoria, non è dato sapere quale posizione reale occupi il capoluogo partenopeo.
Napoli tra le città borderlyne
il Sun ha stilato la classifica delle città borderlyne del mondo, inserendo Napoli. Gli altri dieci luoghi più pericolosi al mondo sono Raqqa (capitale dell’Isis in Siria), Caracas, Groszny, Mogadiscio, Manila, St. Louis, Kiev, Perth, Karachi e San Pedro Sula. Per il tabloid il capoluogo campano primeggia in negativo sul continente europeo.
A giocare a sfavore della città del Golfo vi è l’impennata di omicidi dell’ultimo anno: ben 77, di cui 38 legati alla camorra mentre i tentativi di omicidio sono saliti da 83 a 103. Da qui l’impietosa maglia nera.
“I clan partenopei”, scrive il Sun, “si uniscono nel Sistema e si distinguono da altri consessi mafiosi italiani per l’assenza di gerarchie nell’organizzazione quindi di veri boss al vertice. Le gang, spesso baby, composte da dodicenni, compiono ogni giorno atti di microcriminalità.”
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La difesa di De Magistris contro la Napoli borderlyne
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha replicato in modo duro alla classifica stilata dal Sun che vede Napoli tra le città borderlyne del mondo.
“Credo che sia gente che non ha mai vissuto la straordinaria emozione di vivere e passare per Napoli e non sanno cosa si perdono. Sono affermazioni risibili. È grave però che si continui a dare una narrazione della città antistorica e soprattutto non rispondente alla realtà che oggi la nostra città sta vivendo” ha dichiarato il primo cittadino.
Quello del Sun è il secondo articolo nel giro di un anno sulla pericolosità di Napoli. Già un anno fa, l’Economist aveva scritto un pezzo intitolato “Le famiglie di camorra sono particolarmente brave negli affari”.
Quell’inchiesta però mischiava realtà e fantasia in quanto pareva confondere i veri affari mafiosi con quello che veniva raccontato nella fiction “Gomorra”.