E’ stata pubblicata un’analisi fatta su uno scheletro rinvenuto 20 anni fa in Sud Africa che appartiene ad una specie di ominidi sconosciuta.
Scoperta una nuova specie di ominidi
Oltre 20 anni fa è stato trovato un esemplare, soprannominato “Little Foot”, di Australopithecus , il gruppo di ominidi a cui apparteneva il famoso fossile “Lucy“.
Secondo gli studi svolti si tratta dello scheletro di una donna alta circa 130 cm e con le gambe più lunghe delle braccia, con caratteristiche molto simili alle nostre.
Questa è una scoperta interessante, dato che l’ominide un po’ più vecchio , l’ Ardipithecus , che venne appena prima dell’Australopithecus , aveva braccia più lunghe delle gambe – più come le grandi scimmie. Si tratta di una nuova specie di ominidi, del tutto sconosciuta.
Little Food, da quanto emerso dallo studio della sua conformazione fisica, sarebbe stata più brava a scalare gli alberi rispetto agli umani moderni e, esaminando la dentatura, si sarebbe nutrita unicamente di foglie: si tratta di una specie di ominidi non onnivora, a differenza di altre.
Gli scienziati si contendono la nuova specie di ominidi
Il più grande studioso di Little Food, che da 20 anni si dedica all’analisi di questa nuova specie di ominidi, è lo scienziato Ronald Clarke.
Ma vista la portata di questa rivoluzionaria scoperta che potrebbe avere enormi conseguenze negli studi sulle origini della specie umana, sono numerosi i gruppi di ricerca che hanno cercato di metterci le mani.
Il collega di Clarke, Lee Berger, più e più volte chiese di poter avere accesso ai resti di Little Food ma Clarke si oppose sempre strenuamente per timore di venir “anticipato” sulla pubblicazione di uno studio.
Nel 2017 l’università ha deciso che Berger avrebbe dovuto avere accesso allo scheletro. Tuttavia non poteva pubblicare nulla prima del 30 novembre 2018, per consentire a Clarke di pubblicare per primo.
Nonostante le controversie tutti concordano sul fatto che Little Food rappresenta una nuova specie di ominidi.
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