Grandi sarsen sono riemersi in Spagna foto

Grandi sarsen riemersi in Spagna

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Grandi sarsen riemersi in Spagna.
L’archeologia non finirà mai di stupire, con i suoi numerosi reperti che nascondono misteri mai svelati e collegati solo a ipotesi mai dimostrate.

E dopo tanto tempo, in Spagna, lungo le rive del fiume Tago, sono riemersi i resti di grandi sarsen.

Così sono infatti chiamate le gigantesche pietre del cerchio più esterno della struttura di quella che può essere considerata una seconda “Stonehenge” spagnola.

Grandi sarsen riemersi in Spagna

L’intero sito archeologico fu sommerso a seguito della costruzione di una grande diga lungo il fiume Tago, per ordine dello stesso “Generalissimo Franco”, poco sensibile alla preservazione dei resti archeologici, ma molto attento nell’aumentare e sviluppare le risorse energetiche del paese, senza alcun riguardo per la preservazione dell’ambiente.

Con un recente periodo  di prosciugamento della diga, e la conseguente diminuzione della quota delle acque della palude di Valdecanas a Caceres,   la natura si è presa la sua rivincita.

Essa ha riportato alla luce i resti di enormi pietre che hanno resistito non solo alla forza del tempo, ma anche alla inevitabile corrosione delle acque.

Gli abitanti del luogo ricordavano e parlavano sempre di enormi pietre disposte geometricamente, ma ne ignoravano il valore storico-archeologico.

Ed oggi hanno potuto ancora ammirare questo complesso megalitico dell’età del bronzo chiamato Dolmen del Guadalperal.

La storia del complesso di “Dolmen del Guadalperal”

La struttura ha subito tutte le vicissitudini storiche, compreso il danneggiamento perpetrato dalle legioni romane durante la conquista della Spagna.

La prima attenzione sul complesso fu opera del grande archeologo tedesco Hugo Obermaier.

Quest’ultimo nel corso di alcune indagini geologiche ebbe la fortuna di rilevare e segnalare il complesso di “Dolmen del Guadalperal”.

Ancora oggi conserva il mistero della sua origine e dei suoi scopi.

Dopo la relativa sparizione, nessuno ne ha più parlato, solo qualche notizia sulle riviste scientifiche.

Il problema odierno è la preservazione di questo patrimonio culturale, poiché, nell’ambito dell’esercizio idraulico della diga sul fiume Tago, l’innalzamento della quota del relativo bacino di invaso, porterebbe ad una nuova sommersione dei resti oggi ben visibili.

Occorre eseguire i necessari e possibili interventi, al fine di scongiurare la predetta grave iattura: oggi le autorità spagnole sono più sensibili all’archeologia della nazione.

Tutti ci auguriamo pertanto che venga attuato un pronto intervento.

Ciò al fine di preservare la Dolmen del Guadalperal, che costituisce, senz’altro un inestimabile patrimonio culturale dell’intera umanità.

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Fonte foto:commons.wikimedia.org /Autore:Lito Encinas / Licenza

 

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria