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ROMA – Riavviare le attività il 4 maggio, con qualche eccezione dal 27 aprile. E’ lo schema concordato, stando a quanto si apprende, nelle riunioni a Palazzo Chigi cui ha preso parte anche il premier Giuseppe Conte.
L’idea è quella di far tornare al lavoro i cittadini dopo il 3 maggio ma, come già avvenuto nelle scorse settimane, si raccoglieranno le sollecitazioni su singoli settori, come la produzione di macchine agricole e industriali, che potrebbero essere autorizzati a ripartire prima.
Riavviare le attività il 4 maggio, qualche eccezione dal 27 aprile
Non solo. Si pensa altresì di permettere gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all’interno delle singole Regioni dal 4 maggio, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale, in vista dell’avvio della “fase 2”. Niente di deciso, ma questo sarebbe al momento l’orientamento prevalente.
Ancora, si ipotizza di autorizzare dalla metà di maggio prima l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. La possibilità è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite date, ma una teoria sarebbe quella di far riaprire i negozi dall’11 maggio, e la ristorazione dal 18.