ricetta veterinaria elettronica

Ricetta veterinaria elettronica: ecco cosa cambia

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Ricetta veterinaria elettronica: ecco cosa cambia. E’ iniziato il conto alla rovescia per l’entrata in vigore del nuovo documento digitale

E’ infatti al vaglio delle Corte dei Corti la ricetta elettronica veterinaria che vedrà la completa attuazione con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

In un momento di snellimento della burocrazia e digitalizzazione dei documenti (vedi la fattura elettronica), anche il mondo della medicina si attiva ed entra a pieno titolo nel 2.0.

Su base sperimentale e volontaria, comunque, la prescrizione elettronica per le cure agli animali produttori di alimenti è iniziata nel 2015.

Ad oggi sono infatti migliaia le prescrizioni di medicinali veterinari informatizzate come conferma il presidente Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) Marco Melosi:

Sono già molti i medici veterinari che stanno utilizzando il nuovo sistema della ricetta elettronica.

Ma è evidente che, come per tutte le grandi trasformazioni digitali, servirà un periodo di rodaggio e di messa a punto costante.

Così come importante è la collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati.

Cosa cambia con la ricetta veterinaria elettronica? Per i proprietari quasi nulla perché il veterinario di fiducia sarà sempre il loro referente

All’atto pratico infatti il proprietario non farà che recarsi in farmacia per l’acquisto del prodotto prescritto, esibendo il codice fiscale e un PIN.

Esso è un codice univoco di identificazione che risponde sia ad esigenze di unicità della prescrizione sia di protezione dei dati personali.

Nel dettaglio: il codice fiscale è già necessario per l’emissione dello scontrino parlante che consente la detraibilità fiscale del medicinale veterinario prescritto.

Il PIN invece sarà riportato sulla ricetta veterinaria digitale di cui il medico potrà sempre stampare una copia cartacea da consegnare al farmacista.

Per quel che concerne gli allevamenti, la ricetta digitale sarà garanzia di qualità sanitaria degli allevamenti italiani

Questo perché si dimostra l’impegno alla riduzione degli antimicrobici non necessari che, da molto tempo, stanno compiendo i veterinari negli allevamenti italiani.

Per avere maggiori informazioni: ricettaveterinariaelettronica.it

 

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Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.