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Rita Levi Montalcini a teatro: la prima a Montecarotto. La rappresentazione teatrale della vita di questa grande protagonista della scienza italiana e internazionale
Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986: a lei è dedicato lo spettacolo teatrale di Valentina Olla.
Si chiama Rita, un genio con lo zucchero filato in testa dunque la prima nazionale della pièce teatrale; lo spettacolo di e con Valentina Olla (prodotto da Uao Spettacoli) andrà in scena domenica 26 alle ore 17 presso il teatro comunale di Montecarotto (An).
Donna straordinaria che ha fatto la storia d’Italia
Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, sta scrivendo dunque uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente.
Nulla infatti sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata.
La scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.
La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi a quelli della scienziata
A volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono anche un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte.
L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata quindi attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche.
Ed è proprio da questo incontro di fantasia, che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo.
Perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.
Una giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali
Le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di storia personale che merita di essere conosciuta.
La direzione musicale dello spettacolo infine è affidata a Claudio Junior Belli, la consulenza musicale a Stefano Volpes. Le scene ed i costumi sono di Graziella Pera.
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