Nell’era dei social la salute mentale è a rischio?
L’utilizzo di internet negli ultimi anni ha sicuramente portato evidenti miglioramenti nella vita dell’essere umano. Grazie alla diffusione della connessione, ad esempio, si sono accorciate le distanze tra persone ed è possibile accedere ad una miriade di informazioni in pochi secondi.
1. Miglioramenti nella vita umana grazie all’utilizzo di internet
L’invito a porre l’attenzione sui crescenti sintomi di depressione, ansia e ideazione suicidaria tra bambini e adolescenti arriva dagli Stati Uniti. Adesso si sta lanciando un allarme su quello che si delinea come un probabile promotore di depressione nei giovani. Parliamo dell’uso dei social media.
2. I social media come potenziale promotore di depressione nei giovani
Attualmente non esistono prove sufficienti per affermare che l’utilizzo dei social network sia sicuro e, infatti, aumentano le prove che l’uso dei social si associ a danni per il benessere mentale dei giovanissimi.
3. L’uso dei social media e i danni per la salute mentale dei giovanissimi
Periodicamente circolano avvisi riservati ai principali problemi di salute pubblica e che richiedono maggiore consapevolezza e azione.
4. Effetti dei social media sulla salute mentale dei giovani: un avviso rilevante
Rilasciato alla fine di maggio, un nuovo avviso ha evidenziato crescenti preoccupazioni sugli effetti dei social media sulla salute mentale dei giovani negli Stati Uniti. Quasi tutti gli adolescenti riferiscono di utilizzare una piattaforma di social media. Inoltre, più di un terzo di questi giovani afferma di utilizzare almeno una piattaforma “quasi costantemente”. Anche i bambini più piccoli sono attivi online. Nonostante esista un requisito di età minima di 13 anni per la maggior parte delle piattaforme di social media statunitensi, quasi il 40% dei bambini di età compresa tra 8 e 12 anni riferisce di utilizzare queste piattaforme.
5. Esposizione a contenuti dannosi e impatto negativo sui bambini
I bambini sono esposti a contenuti dannosi sui social, che vanno da contenuti violenti e sessuali, al bullismo e alle molestie. E per troppi bambini, l’uso dei social media sta compromettendo il sonno e il prezioso tempo trascorso con la famiglia e gli amici.
6. Evidenze crescenti sull’uso problematico dei social media e la necessità di ulteriori ricerche
Sebbene aumentino le evidenze che l’uso problematico dei social media possa influire negativamente sulla salute mentale e sul benessere dei giovani, l’advisory ha anche sottolineato che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere la portata degli effetti sui giovani, sia negativi che positivi. Nel frattempo, l’onere di proteggere i bambini e gli adolescenti dovrebbe ricadere non solo sulle loro famiglie, ma anche sulle società tecnologiche, sui responsabili politici e sui ricercatori.
7. Proteggere i giovani: responsabilità delle famiglie, delle società tecnologiche e dei politici
I leader di diverse importanti organizzazioni mediche hanno accolto con favore l’advisory. I medici vedono in prima persona l’impatto delle piattaforme social sulla popolazione, in particolare durante l’adolescenza, un periodo critico per lo sviluppo del cervello. Ansia e depressione in età giovanile sono aumentate marcatamente nello stesso periodo di tempo in cui i social media sono diventati così ampiamente utilizzati.
8. Approvazione delle organizzazioni mediche sull’advisory sui social media e la salute mentale
L’advisory ha riconosciuto che l’interazione tra l’uso dei social media e la salute mentale dei giovani può essere bidirezionale. Districare queste complesse relazioni richiederà più dati e trasparenza da parte delle aziende tecnologiche, che dovranno condividere i propri dati con ricercatori indipendenti.
9. Interazione complessa tra l’uso dei social media e la salute mentale giovanile
Indicazioni e “linee guida”
L’advisory ha delineato le azioni che i responsabili politici, i ricercatori, i genitori, gli operatori sanitari e i giovani stessi possono intraprendere immediatamente. I responsabili politici possono, ad esempio, finanziare ulteriori ricerche, proteggere meglio la privacy dei bambini e lavorare per rafforzare gli standard di sicurezza, mentre i ricercatori possono dare la priorità a studi approfonditi sulla tematica. Genitori e tutori, raccomandano i consulenti, possono stabilire zone prive di tecnologia in casa per proteggere il sonno e incoraggiare la socializzazione. E i giovani possono mirare ad adottare pratiche salutari, come limitare il loro tempo sui social media.
Fonte Notizia: Surgeon General Sounds the Alarm on Social Media Use and Youth Mental Health Crisis