Aggressione alla stazione di Milano. Un militare dell’Esercito e un agente della polizia ferroviaria sono stati feriti a coltellate da un nordafricano. E’ successo intorno alle 20. I fatti si sono svolti davanti al bar Segafredo, durante un controllo di routine.
L’aggressore è stato fermato. Era già noto alle forze dell’ordine per precedenti di spaccio di droga.
Controllo di routine
Si è sfiorata la tragedia, questa sera, alla stazione centrale di Milano. Intorno alle 20, durante un controllo di routine, un agente ed un militare dell’esercito sono stati aggrediti e feriti da un nordafricano con un coltello. I due sono stati accompagnati all’ospedale: il poliziotto in codice verde al Fatebenefratelli con una ferita al braccio, il militare è stato colpito al collo ed è in giallo.
I due, insieme ad un terzo militare, rimasto illeso, formavano una pattuglia mista che stava effettuando un controllo.
Ad un certo punto, la lor strada si è incrociata con quella del nordafricano.
Alla richiesta di documenti, l’uomo ha estratto un coltello, aggredendo i rappresentanti dell’ordine.
Subito dopo l’aggressione sul posto sono arrivati rinforzi della polizia, due ambulanze e due automediche.
L’aggressore è stato posto sotto arresto.
Alta tensione
A Milano si vivono situazioni di alta tensione. L’episodio accaduto questa sera alla stazione di Milano è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza.
Recentemente, è stato effettuato un controllo a tappeto. In quell’occasione, la polizia perquisì, controllò e accompagnò in questura una cinquantina di migranti. Furono impiegati poliziotti a cavallo ed elicotteri e l’impressione fu quella di un’azione militare spropositata rispetto ai problemi di microcriminalità che pure esistono nella zona della stazione.
Roberto Maroni, governatore della Lombardia, ha commentato su Twitter l’episodio: «Solidarietà a militare e ad agente feriti alla Stazione Centrale di Milano, annullare la marcia pro-immigrati prevista sabato», ha scritto.
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