ROMA – Sulla migrazione l’Italia fa la sua parte “fino in fondo”. Lo garantisce il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla sesta edizione della Conferenza Rome MED-Mediterranean Dialogues. Di Maio, poi, ha ricordato che l’Italia chiede in cambio una “limpida collaborazione e impegno concreto” da parte dei paesi di transito e di origine.
“Siamo rimasti in prima linea nelle operazioni di soccorso e di accoglienza dei migranti. Abbiamo fondato sulla tutela della dignità di ogni essere umano la ricerca di un equilibrio tra diritti individuali e sicurezza della nostra collettività nazionale”.
Sulla migrazione l’Italia fa la sua parte: lo garantisce Di Maio
Inoltre Di Maio ha sottolineato che “il buon esito di questa difficile conciliazione esige però che siano responsabilizzati e coinvolti in un dialogo paritario ma franco non solo i Paesi di destinazione dei flussi migratori, ma anche quelli di transito e d’origine, sostenendone le strutture istituzionali e di controllo”.
“Questa stessa attitudine da parte di tutti i partner della regione – ha rilevato – è indispensabile anche per contenere e marginalizzare il fenomeno terroristico. Rimuovere le cause profonde di minacce ibride e transazionali è fondamentale per promuovere pace, stabilità e sviluppo nel Mediterraneo allargato”.
L’ambizione dell’Italia, ha detto il ministro, è “giungere a una condivisione delle risorse energetiche che sia equa e vantaggiosa per tutti. L’energia resta evidentemente un tema centrale per l’intera regione MENA, che include molti dei maggiori esportatori mondiali di idrocarburi. Su tale terreno si giocherà la competizione per rimodulare gli equilibri locali e globali nel medio-lungo periodo”.
“Cresce, sotto questo profilo, la rilevanza dei giacimenti di gas naturale nel Mediterraneo orientale, e con essa il rischio che qui si allarghi rapidamente una nuova faglia di conflittualità regionale. La nostra ambizione, invece, è di giungere a una condivisione delle risorse che sia equa e vantaggiosa per tutti. Per questo, non faremo mancare il nostro sostegno alle occasioni di dialogo e di coordinamento settoriale tra gli attori coinvolti”.