Per descrivere la situazione basterebbe analizzare il clima presente al Gewiss Stadium contro il Milan: un contesto tanto particolare quanto inaccettabile per quella che è stata la storia di questo popolo all’interno delle mura amiche. Non esiste che i supporters avversari dominino su quei gradoni rispetto agli atalantini, una delle tifoserie più apprezzate e stimate in Italia e in Europa. Tale situazione è stata motivo di discussione (anche tra i tifosi stessi), causata anche da un particolare effetto domino: il caro prezzi sopra lo scioglimento degli Atalanta Supporter hanno causato il crollo di tutto quello che è stato fatto da tanti anni.
Capitolo “tribunisti”: occasionali o vittime?
Per via del caro biglietti molti tifosi presenti in Tribuna Rinascimento si sono spostati in Curva Pisani, arrivando ad essere al centro di varie polemiche: dall’etichetta “tribunisti” al classico “occasionale“. Prima di accusare però bisognerebbe capire il “perché” di questo gesto, scaturito da un vero e proprio effetto domino che parte principalmente la società: se metti dei prezzi troppo alti e al tempo stesso dai la possibilità di cambiare settore è inevitabile il contesto attuale. Se i prezzi stessi venissero abbassati ulteriormente, si permetterebbe ai “tribunisti” di stare, appunto, nel loro settore.
La volontà c’è, ma non basta: serve una base solida
“Come finiscono i cicli ne cominceranno altri: la Curva Nord ci sarà sempre“. Queste sono state le parole di Claudio sullo scioglimento degli Atalanta Supporter. Ovvietà? Certo che si, ma occorre che si parta dalle radici per ricreare la tifoseria. Nelle ultime partite casalinghe alcuni ragazzi hanno cercato di prendere le redini almeno all’interno della Pisani: il tutto aiutato da una “mano invisibile” che, tramite i social, indicava la via per cercare di motivare sempre più il tifo (dalle bandierine ai cori). Il risultato? Purtroppo in negativo: la volontà c’è, ma non basta per coinvolgere l’intero impianto, e sentire gli ospiti cantare e l’intero Gewiss ammutolito è più umiliante della sconfitta stessa. Prima che si formi un nuovo gruppo unico ci vorrà del tempo. Occorre una svolta seria: giovane, innovativa e soprattutto passionale (come è stata da sempre la tifoseria dell’Atalanta Bergamasca Calcio).