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Totoministri ancora in corso. Si potrebbero avanzare scommesse, e almeno per ora poche sono le certezze. Giorgia Meloni finora ha soltanto ribadito che sarà un governo di alto profilo. Per ora evita di sbilanciarsi, ma ha deciso di valutare le liste dei ministri presentati dai partiti alleati. I candidati aspiranti ministri sono tanti al momento. E non è detto che la presidente di Fratelli d’Italia riesca ad accontentare tutti.
Meloni e il totoministri
Giorgia Meloni ha 3 liste tra le mani. Come riporta il Corriere della Sera infatti la presidente di FdI finora ha preso nota delle varie richieste di Forza Italia e Lega senza far trapelare nulla sui nomi. A questo si aggiunge poi la lista del suo partito. Liste che dovranno per forza di cose diventare una sola, quella che poi sarà presentata dopo la metà di ottobre al Capo dello Stato.
Come nel suo partito anche nei partiti alleati ci sono tanti nomi e non è detto che riuscirà ad accontentarli tutti. C’è infatti chi potrebbe per forza di cose rimanere escluso dalla futura squadra di governo. Come annunciato anche in campagna elettorale potrebbe poi esserci un nuovo ministero come quello del Mare, al quale verrebbero trasferite alcune competenze di altri ministeri. Così come non è mistero che Meloni ha intenzione di creare un ministero del Made in Italy.
Le richieste di Forza Italia e Lega
In Forza Italia intanto ci sono idee molto chiare. Il capodelegazione del partito sarà Antonio Tajani. E a lui toccherà quasi certamente un ministero di peso come gli Esteri, gli Interni o la Difesa. Sulle figure tecniche nell’esecutivo lo stesso Tajani ha stoppato la loro presenza ricordando che il nuovo governo sarà un “governo politico”. Anna Maria Bernini e Licia Ronzulli sono le figure politiche in cime alle richieste di Silvio Berlusconi per futuri ministeri. E così anche Alessandro Cattaneo e l’ex deputato Simone Crolla potrebbero avere un posto di rilievo nel prossimo esecutivo.
Nella Lega invece ci sono anche grane e dissidi interni da risolvere. Dopo la nascita del Comitato del Nord da parte di Umberto Bossi, una mossa volta a far riconsolidare il partito in regioni in cui è stato sconfitto da Fratelli d’Italia ma che viene vista anche come un attacco alla leadership del segretario Matteo Salvini. Tra i leghisti che diverranno ministri comunque ha buone chance Edoardo Rixi, salviniano doc, potrebbe andare alle Infrastrutture. Buone chances anche per Gian Marco Centinaio ed Erika Stefani.
Anche Giulia Bongiorno potrebbe ambire ad un ministero importante come quello della Giustizia, ma ha la concorrenza di Carlo Nordio. Più probabile un suo ritorno alla Pubblica Amministrazione. E poi il leader Salvini per ora resta ancora un’incognita. Il Viminale sembra per ora lontano e potrebbe andare al Lavoro. Il totoministri quindi resta ancora pieno di interrogativi.