Turismo digitale, dati positivi alla V edizione dell’Osservatorio innovazione digitale nel turismo a Rimini
La ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, è volta a delineare l’impatto e le tendenze del turismo digitale nella domanda e nell’offerta.
Il quadro tracciato nel TTG di Rimini, evidenzia una crescita del +8% del digitale sul mercato italiano che comprende anche la spesa dei turisti stranieri.
Analizzando i vari settori, i trasporti si confermano la categoria trainante: 61% seguito dalle strutture ricettive (29%) e dai pacchetti viaggio (10%).
Un mercato, quello del turismo digitale, che tocca i 14,2 miliardi di euro (il 24% del mercato complessivo)
Il turista digitale usa internet specie nella ricerca pre e durante il viaggio: l’86% usa la rete per prenotare, l’83% per cercare informazioni
“Il digitale cresce grazie anche agli attori ‘tradizionali’ della filiera” afferma Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio innovazione digitale nel turismo del Politecnico di Milano.
“Ad esempio, le prenotazioni dirette tramite canali digitali (app, sito etc) delle strutture ricettive – continua Renga – crescono de 13% rispetto allo scorso anno e sono l’11% delle totale delle prenotazioni”.
“I clienti richiedono a tutti gli attori della filiera un’esperienza online sempre più fluida e personalizzata sulla quale l’offerta si trova ancora in ritardo” conclude Renga.
“Di fronte a un funnel sempre più ‘veloce’ – dichiara Eleonora Lorenzini direttrice dell’Osservatorio – l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è diventata cruciale per proporre contenuti sempre più mirati”.
“Il contatto personale resta un fattore cruciale – conclude Lorenzini – nell’esperienza del travel e il 21% dei turisti digitali si reca sempre in agenzia considerata più sicura”.
Tra le aziende presenti al TTG di Rimini, anche la CartOrange, l’azienda che ha portato in Italia la figura del consulente di viaggio
“La tecnologia va intesa come uno strumento per raggiungere l’obiettivo della soddisfazione dei cliente” spiega l’ad Gianpaolo Romano.
“Non distinguiamo tra esperienza online e offline perché sono i clienti ad aver smesso di farla; facciamo sì che la loro esperienza web e social, nei nostri Travel Office sia fluida”.
“Più cresce il digitale e più c’è bisogno di relazione umana – chiude Romano – perché in un mondo in cui le offerte e si moltiplicano, il servizio diventa un aspetto centrale”.