TORINO – Allegri pensa al Napoli: “È la squadra più forte del campionato, lo dice la classifica. Noi dobbiamo avere la voglia e l’entusiasmo di giocare questa partita”. Questo è ciò che il tecnico chiede alla sua Juventus alla vigilia della sfida del Maradona.
“A Napoli le partite non finiscono mai, sono sempre complicate, difficili, e affrontiamo una squadra molto forte tecnicamente e ben organizzata e ben allenata – avverte l’allenatore bianconero – Sarà una bellissima serata di sport e di calcio in uno stadio stracolmo per una partita che però non sarà decisiva ai fini del campionato. Non è un crash test per noi ma una partita all’interno di un campionato fra due squadre che vengono da risultati importanti. Il Napoli può girare a 50 punti per cui è una partita non decisiva ma molto importante, più importante per loro che per noi”.
Allegri pensa al Napoli: “Gara importante ma non decisiva”
Se però i bianconeri dovessero vincere, si porterebbero a -4: “Due mesi fa nessuno credeva che la Juve arrivasse a questa partita in queste condizioni, ma dobbiamo mantenere un profilo basso – ribatte Allegri – Nel calcio quello che fai il giorno dopo non conta più e noi dobbiamo pensare a lavorare e continuare questo percorso di crescita come squadra, perchè bisogna migliorare tante cose, e arrivare all’obiettivo finale che per la Juve è arrivare almeno fra le prime 4”.
Belle parole per Spalletti: “E’ il migliore ad allenare e insegnare, lo sta dimostrando anche a Napoli. Io faccio questo mestiere per sbaglio, Luciano è molto bravo”. Per quanto riguarda l’infermeria, nessuno degli infortunati recupera per domani ma “i rientri dovrebbero essere imminenti. Credo già che con l’Atalanta qualcuno potrebbe essere a disposizione, Cuadrado da martedì dovrebbe essere con la squadra e quindi esserci già con il Monza in Coppa Italia. Gli altri stanno decisamente meglio e siamo fiduciosi”. Infine un pensiero ad Andrea Agnelli, per il quale domani sarà l’ultima gara da presidente: “I risultati parlano per lui, lo ringrazio per avermi permesso di lavorare per la Juve e con lui”.