ROMA – Azzolina a tutto campo sulla riapertura delle scuole in un’intervista rilasciata a Corriere Tv. Secondo la ministra dell’istruzione, l’ordinanza del governatore del Piemonte che stabilisce che la misurazione della temperatura debba essere fatta a scuola, mentre il ministero ha deciso per tutti che debba essere fatta a casa dai genitori, è “intempestiva e inopportuna”, “non si capisce perché in Italia si debba creare confusione”. In queste ore ci sono delle interlocuzioni tra il governo e il presidente Cirio” e a breve ci sarà una decisione sull’eventuale impugnativa del governo dell’ordinanza.
Azzolina a tutto campo sulla riapertura delle scuole
Sulla questione degli studenti ‘fragili’, ovvero quelli che per motivi di salute potrebbero avere difficoltà a tornare a scuola in questo tempo di pandemia, Azzolina spiega che è in arrivo un’ordinanza, ora “al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Nulla vieta alle scuole in cui ci sono le attrezzature” di stabilire collegamenti che permettano agli studenti che sono a casa di videocollegarsi, e “anche a chi ha banalmente un raffreddore” e per questo deve rimanere a casa. “Se la scuola è predisposta e ha gli strumenti perché no? Credo che ci sia tutta la volontà di includere gli studenti” da parte dei dirigenti scolastici.
Non è tutto. Quanto alle nomine dalle graduatorie, “si stanno facendo in questi giorni: ci vuole un po’ di pazienza”, e d’altronde “anche negli scorsi anni è accaduto”. Per ciò che concerne invece i 70mila docenti in più per l’emergenza Covid, “saranno nominati nelle prossime settimane direttamente dai dirigenti scolastici. Piccole criticità nessuno le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo”, ha concluso la ministra. Insomma, sarà sicuramente difficile, ma bisogna provarci. E quindi si deve ripartire.