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Boom di stabilimenti balneari in Italia: sono 7mila le imprese. Indagine di UnionCamere-InfoCamere, analizza i dati del settore mare
Boom di stabilimenti balneari in questa estate 2019: 7mila imprese negli ultimi 10 anni +26% per le attività che gestiscono le spiagge italiane.
Più di mille le imprese nella riviera romagnola ma il record della densità spetta a Camaiore: 30,1 imprese per ogni Km di linea costiera
Questi dunque in sintesi i numeri dell’indagine di Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
Il boom in Emilia Romagna emerge anche dalla graduatoria dei comuni italiani
Nei primi cinque posti si trovano, infatti, quattro comuni romagnoli:
- Ravenna (194),
- Cervia (164),
- Rimini (155),
- Riccione (120).
Se poi si aggiungono le 112 imprese di Cesenatico (in settima posizione), i cinque comuni romagnoli totalizzano 745 realtà imprenditoriali.
Cioè il 70% di tutte le infrastrutture della riviera romagnola e l’11% del totale nazionale.
Subito a ridosso, l’industria della balneazione vede sul podio due destinazioni “storiche” per gli amanti del mare italiano:
- Toscana, con 892 attività distribuite lungo 397 km di costa (2,2 imprese ogni km),
- Liguria, con 801 imprese a presidiare 330 km di litorale (2,4 ogni km).
Alla Toscana inoltre, con Camaiore (92 imprese lungo 3 soli km di costa) spetta anche il record di densità massima di attività balneari (31 imprese per km).
Il tutto a fronte di una media nazionale che supera di poco il rapporto uno a uno tra imprese e chilometri di litorale.
Stabilimenti balneari in crescita: + 26,3% cioè oltre mille attività in più rispetto al 2009
Se è vero che la presenza di imprese in questo settore si concentra maggiormente nelle regioni del CentroNord, le protagoniste della crescita nell’ultimo decennio sono però le regioni del Sud
Nel periodo considerato, infatti la crescita più rilevante in termini assoluti (+278 imprese) ha interessato:
- la Calabria, che ha raddoppiato la dotazione del 2009,
- la Campania (+190 attività),
- la Puglia (+184),
- la Sicilia (+183).