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Città deserte animali in strada ai tempi del Codiv19. E’ una realtà che sorprende ogni volta anche se, da quando si è in quarantena, è quasi la normalità
Città deserte animali in strada: sembra questo il risultato degli umani chiusi in casa per la quarantena; in Italia infatti girano video e foto di animali lungo le vie.
La Natura torna in possesso dei suoi ambienti e lo fa facendo scendere, lungo strada prime trafficate e marciapiedi, animali che siamo abituati a vedere in altri ambienti.
Come per esempio a Pescara Colli dove sono stati avvistati lupi e cerbiatti a spasso tra incroci e rotatorie non lontano dalle abitazioni.
Oppure a Villetta Barrea (L’Aquila) dove un video ha immortalato cervi attraversare tranquillamente e comodamente la strada.
Anche se, nel caso dell’Abruzzo montano, questo genere di “incursioni” sono all’ordine del giorno e la cittadinanza è abituata a tali visite.
Non è così invece per altre città italiane come Milano per esempio dove, in un parco chiuso, hanno fotografato delle lepri e a prendere il sole.
Le stare sono vuote e gli animali vanno a zonzo, una bellissima abitudine anche per i bambini che hanno fare la conoscenza virtuale di tanti animali
Per esempio a Pasqua, spiagge e litorali romagnoli vuoti ma non nelle acque dell’Adriatico (tra Ravenna e Milano Marittima) affollate di delfini e tonni.
A tal proposito spiega Attilio Rinaldi, presidente del Centro di ricerche marine di Cesenatico:
Calato il disturbo sonoro in mare, molte specie ittiche si sono avvicinate alla costa per mangiare il nostro abbondante pesce azzurro.
A Prato inoltre lungo le strade mamma papera e le sue paperelle andava a spasso indisturbate vicino un supermercato
In quel momento Vigili urbani presenti in zona per monitorare la situazione, hanno scortato la famiglia bipede fermando lo scarso traffico, per far arrivare le papere sull’argine del Bisenzio.
Altro incontro inusuale a Ventimiglia (Imperia): una lontra; un avvistamento eccezionale se si pensa che in Liguria l’ultimo risale al 1990.
L’animale avvistato tra la Francia e l’Italia, nelle valli Roya e Bevera.
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