Gli ultimi sviluppi nei rapporti tra Cina, Stati Uniti d’America, Russia e Corea del Nord stanno procurando effetti preoccupanti nel mondo diplomatico, con un Kim Jong-Un sempre più irritato e pronto ad adottare contromisure esagerate per mostrare la sua potenza militare.
Proprio oggi il dittatore nord-coreano ha dimostrato al mondo le sue nuove armi, in occasione del 105° anniversario della nascita del Paese, avvenuta grazie a Kim Il-Sung, di cui Kim Jong è il nipote.
Nuove armi di portata intercontinentale in mano alla Corea
Durante la sfilata delle armi, sono stati individuati missili di portata intercontinentale, per la prima volta esibiti in pubblico. Secondo alcune voci, la Corea del Nord avrebbe anche molti altri prototipi mantenuti per il momento segreti. Le stesse voci parlano anche di nuovi test nucleari, indicando come data quella di oggi, ma nessun test pare essere avvenuto. Si presume, però, che anche il 25 aprile sia una data considerata sensibile, in quanto ricorre l’anniversario della fondazione dell’esercito nord-coreano.
Fumio Kishida, ministro degli Esteri di Tokyo, vede in quella data non solo la possibilità di un semplice test, bensì il momento per Kim Jong-Un di passare all’azione. Per questo motivo, Kishida ha avvertito la comunità internazionale che prenderà provvedimenti per difendere il proprio Paese. Inoltre, la Cina ha richiesto l’intervento della Russia per allentare la tensione tra le super potenze coinvolte nella questione.
La risposta cinese alla situazione
Nelle ultime ore si è tenuto un stretto scambio di battute tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, con il collega russo, Sergei Lavrov. Entrambi sono arrivati alla conclusione che occorre calmare gli animi tra America e Corea del Nord, riaprendo i negoziati e fermando i test missilistici e nucleari che il dittatore sta portando avanti dal 2006.
«Riportare le parti parti al tavolo del negoziato» ha scritto Wang Yi nel suo sito web, indicando che la Cina cercherà di riprendere una «cooperazione con la Russia per contribuire ad allentare la tensione nella penisola il più rapidamente possibile e incoraggiare le parti a riprendere il dialogo» la quale dovrebbe portare a «impedire la guerra e il caos nella penisola è un interesse comune».
La Corea pronta a una “guerra totale”
Ryong-Hae, uno degli ufficiali più potenti di Pyongyang, ha riferito che la Corea del Nord è pronta a combattere per affermare la sua supremazia, preparata «a una guerra totale con una guerra totale». L’ufficiale, assieme Kim Jong-Un, ha seguito la sfilata delle armi, assieme a milioni di cittadini coreani.
Esperti del governo sud-coreano, che osservano con attenzione gli esperimenti del vicino Stato, confermano che l’esercito sta progettando dei missili invisibili ai radar, che potrebbero colpire gli Stati Uniti. Ma ci sono diversi dubbi, in quanto gli ultimi test non hanno dato i risultati previsti. Inoltre, gli esperti pensano che alcuni dei missili mostrati oggi siano falsi, perché non si hanno prove che la nord-Corea abbia raggiunto un prototipo funzionante.
Immagine presa da La Stampa.