Italiani all’estero: un fenomeno sempre più in crescita. Il fenomeno migratorio continua inesorabile. Nel 2016 sono stati ben 124.076 le persone che hanno deciso di abbandonare il Belpaese. C’è stato un aumento del 15,4% rispetto al 2015.
Non solo: come logico, a lasciare l’Italia sono soprattutto i giovani. La fiducia nello sviluppo del Paese è, ormai, ai minimi storici. Sono 48.600, i ragazzi tra i 18 e i 34 anni che hanno detto basta. Un aumento del +23,3% rispetto al 2015.
Italiani in fuga
Gli italiani sono in fuga. L’ultimo Rapporto Italiani nel Mondo 2017 della Fondazione Migrantes della Cei parla chiaro. C’è totale sfiducia nelle istituzioni. Non potrebbe essere diversamente, vista la corruzione dilagante dei nostri politici e la loro incapacità di porre fine ad una crisi dilagante. Dal 2006, la mobilità italiana è aumentata del 60,1%.
Va detto che, dei 124.076 emigrati del 2016, il 9.7% ha tra i 50 e i 64 anni. Non solo giovani, dunque, ma anche “disoccupati senza speranza”.
Nessuno crede più che la situazione possa essere risolta e così, si cerca fortuna altrove.
Un altro dato importante è che le migrazioni non sono individuali, ma famigliari , con tanto di minori a carico. Il 12.9% dei migranti, ha, infatti, meno di 10 anni.
Esistono anche casi di “famiglie allargate“, ovvero genitori over 65 che decidono di diventare “accompagnatori e sostenitori” del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale).La maggior parte di questi migranti rimane, comunque, in Europa. il Regno Unito registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Usa.
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La geografia dei migranti
Al primo gennaio 2017 risultano iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) quasi 5 milioni di persone: per la precisione, 4.973.942.
Si tratta dell’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. Questo numero è aumentato costantemente dal 2006, quando erano circa tre milioni. Vi è stato, dunque, un aumento del 60.1% in quattro anni.
Per quel che riguarda le “aree di emigrazione”, metà (50,1%) degli iscritti all’Aire viene dal sud. La regione più colpita dal tasso di migrazione è, però, la Lombardia con quasi 23 mila individui. A seguire, Veneto (11.611), Sicilia (11.501), Lazio (11.114) e Piemonte (9.022).
Quella, invece, dove il tasso di migrazione è in calo, è il Friuli Venezia Giulia, da cui nell’ultimo anno sono partite 300 persone in meno (-7,3%).