La situazione sociale italiana

La situazione sociale italiana nel Rapporto Censis

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La situazione sociale italiana nel Rapporto Censis. Nel dettaglio presa in esame la questione Sicurezza e cittadinanza ai tempi del lockdown

Qual è dunque la situazione sociale italiana in questo momento storico? Lo analizza il Censis nel suo Rapporto in particolare si considera il capitolo Sicurezza e cittadinanza.

Sicurezza che, a su volta, per gli italiani significa anche tracciabilità degli alimenti.

L’89,0% degli italiani dichiara per esempio che nel post Covid-19 acquisterà di più alimenti la cui etichetta rende evidente origine, ingredienti, lavorazione, cioè prodotti con una tracciabilità trasparente.

Si tratta dunque di un’esigenza che taglia trasversalmente i livelli di reddito e le professioni, non legata al nesso tra disponibilità economica e modello di consumo.

Si impone come criterio regolatore che condizionerà i consumi alimentari.

I dati restano alti, ad esempio, tra i millennial (86,7%), i laureati (86,3%), le persone con redditi bassi (94,1%).

Il 91,3% degli italiani inoltre dichiara che acquisterà di più alimenti made in Italy, dal vino ai formaggi, per la loro qualità, la sicurezza e per offrire solidarietà ai nostri agricoltori.

A livello sociale, chi paga di più il periodo di lockdown?

Nel Rapporto Censis si evidenza come il mercato del lavoro mostra un tasso di attività pari al 63,4%, diminuito dell’1,8% rispetto al 2019. Mentre per gli stranieri è pari al 64,8%, ridottosi del 6,2%.

Nel primo semestre 2020 il tasso di occupazione per gli stranieri è al 57,1%, sceso del 3,5% in un anno; al secondo trimestre sono invece 173.182 i titolari d’impresa stranieri, fortemente a rischio di chiusura.

Un dato che in qualche modo preoccupa, sono i crimini online che hanno subìto un’accelerazione inedita, effetto del lockdown.

Dal 1° agosto 2019 al 31 luglio 2020 infatti le truffe informatiche denunciate sono state 82.842 (+12,0% rispetto all’anno precedente).

Di queste, nel dettaglio, 34.634 sono riferite al periodo 9 marzo-3 giugno.

L’aumento dei reati informatici caratterizza in realtà tutto il decennio: +90,3% le truffe e frodi informatiche dal 2009 al 2018, +141,1% gli altri reati informatici.

Nel 2018 le vittime delle truffe informatiche sono state 170.300 (+112,0% nel decennio).

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24