Mondo9 di Naila

Naila di Mondo 9 tra sabbie tossiche e metallo letale

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Naila di Mondo 9, ci sono mondi che difficilmente riusciremmo a immaginare; mondi lontani che nascono e crescono al di là della nostra più umana comprensione.

Naila di Mondo 9 è nato dalla penna di Dario Tonani, un pianeta arso fatto per lo più di deserti, abitato da uomini e metallo vivente che cercano una simbiosi. Una convivenza difficile. Perché il metallo non parla la stessa lingua degli uomini. In un precedente articolo, abbiamo intervistato Dario sulla sua ultima avventura Naila di Mondo 9, ma qualcosa ancora mancava. Una recensione.
Ed eccoci qui a parlarne.
Leggete i sestanti e tracciate la rotta fra le sabbie, comandanti. E’ ora di partire.

Le prime pagine di Naila di Mondo 9

Non è mio piacere parlare delle trame che tessono le storie nascoste dietro le copertine dei libri e con Naila di Mondo 9 non farò eccezione. Non amo gli spoiler. Metterò solo qualche punto chiaro per incentrare il possibile futuro lettore e spingerlo a leggere quello che, a mio avviso, si rivela essere un capolavoro del fantastico italiano contemporaneo.
Le prime pagine ci immergono immediatamente nello mood del libro che riprende scorci e situazione famigliari dei romanzi marinareschi. D’altronde, anche se di sabbia, è pur sempre un oceano quello che Naila e il suo equipaggio stanno attraversando a bordo della loro nave, la Syraqq. Una lunga traversata  perseguitata da bonacce e rallentamenti sembra aver minato il morale degli uomini che sperano solo di raggiungere il più in fretta possibile Mecharatt, la capitale di Mondo9, ma questa dista ancora giorni di navigazione. Uno sbuffo fra le sabbie. Una megattera appare nel cannocchiale del capitano Naila. L’ordine di darle la caccia è immediato: l’equipaggio ha bisogno di svagarsi.

“Stasera mangeremo pesce”

La caccia viene descritta in un meticoloso gioco di ricerca dei termini e calzare dei tempi. L’inseguimento della balena che si nasconde fra le sabbie richiama gli echi  di Moby Dick, la salva degli arpioni che cercano la carne del cetaceo delle sabbie graffiano il cuore e le parole sembrano risuonare il meccanico e rugginoso sistema meccanico che lancia i dardi. Non è una gara di lealtà e tutta la crudeltà di Mondo9 ci vengono mostrate nella semplicità con cui i marinai si apprestano a immergersi nella sabbia tossica per dar caccia alla megattera morente. Poche pagine dopo ritroviamo la protagonista Naila che fissa l’occhio della balena ormai morta. Dietro di sé si è lasciata la vita di alcuni membri dell’equipaggio. Doveva essere un gioco, uno svago, ma su Mondo9 ci vuole un’istante per morire e molto di più per vivere; questo Memento Mori è sottilmente sempre presente nello svolgersi della storia.
Dietro Naila arriva Asur, il mechardionico, lo stadio finale della malattia conosciuta come il Morbo che trasforma la carne in metallo. Lui le farà vedere attraverso l’occhio della balena.
“Posso mostrarti che cosa ha visto prima di finire travolta dall’onda. Tutta la sua vita, se vuoi. Anche ricordi vecchi di decenni. Dicono che un istante prima di morire vengano tutti a galla. Come pesci in agonia.”

Leggende di Mondo9: la storia dietro la storia

Naila di Mondo 9 è anche questo: un libro carico di leggende e superstizioni, usanze in bilico fra il voodoo Haitiano e codice della pirateria. Il sovrannaturale (per quanto si possa utilizzare un termine del genere riguardo un libro ambientato in un mondo dove il metallo vive, muore e si nutre di sangue umano…) è rappresentato da una leggenda, una profezia: la Grande Onda. Questa riempie i sogni dei visionari di Mondo9 e fa “segnare” i marinai che ne sfidano i deserti. Le parole sono chiare: la Grande Onda arriverà per spazzare via tutto, chiunque la cavalcherà sarà Re di Mondo9.
Richiama le grandi minacce dei Classici del Fantastico: l’ombra oscura
Inseguendo (o sfuggendo da) questa minaccia (o opportunità) che si snoda la storia raccontata nel romanzo, alternando situazioni da grande cinema a riflessioni trascinate dai ricordi di una protagonista, unica donna comandante di nave dell’intero pianeta, che deve affrontare continuamente questo mondo così crudele.

Il metallo di Naila di Mondo 9

Ed è proprio questo che affascina del di Naila di Mondo 9 i personaggi ben caratterizzati suonano la melodia della storia, ma è il pianeta, Mondo9, con tutte le sue caratteristiche a dare il tempo alla musica. Dietro ogni scelta dei personaggi, c’è il lento e silenzioso respiro del pianeta. Come una grossa minaccia o una divinità benevola osserva, miete o elargisce. un mondo selvaggio, difficile nel senso più elementare della parola.
La sua fauna e la sua flora hanno sostituito, in un’evoluzione estrema, la carne col metallo.
Questa evoluzione viene senza dubbio esemplificata con le navi: enormi esseri senzienti fatti di metallo vivente che solcano i deserti roventi di Mondo9; la Syraqq non è solo un mezzo, ma un personaggio, se non una co-protagonista (Eh sì! Le navi hanno un sesso, o meglio lo acquisiscono, con i relativi bisogni…), con una caratterizzazione ben precisa. Nel rapporto fra Naila e la Syraqq si vedrà non solo l’attaccamento del comandante alla nave, ma un tentativo continuo di guadagnarsi fiducia e rispetto reciproco.
La meticolosa ricostruzione di ogni aspetto che compone il pianeta, ben  chiara nella mente dell’autore, è spolverata nel racconto con un preciso e perfetto show don’t tell.
Non saranno le parole del narratore o lunghe spiegazioni da parte dei personaggi a farci capire cosa e come va su Mondo9, ma gli stessi avvenimenti della storia ci mostreranno causa ed effetto del crudele equilibrio che lo domina.
 

Scorci e illustrazioni di un mondo fatto di ruggine in Naila Mondo 9

Laddove non arriverà la storia a spiegarci tutto, ci sarà una piccola chicca, se non vanto, del libro: in appendice infatti troveremo la Miscellanea enciclopedica di Mondo9:  un glossario finemente illustrato da Franco Brambilla dove tutte le principali voci saranno descritte in pagine che ricordando quelle delle vecchie enciclopedie.
Chicca nella chicca: la stessa enciclopedia viene ritrovata durante il romanzo e fa parte del corredo dato in dotazione ai  neo comandanti durante l’investitura.
Le illustrazioni, sebbene ricoprano un ruolo marginale nello svolgere della storia, amplificano la visione di Mondo9. Tant’è che, successivamente all’uscita di Mondo9 di Naila, è stato pubblicato un Art Book che raccoglie gli schizzi, le idee e le suggestioni nate in corso d’opera.
Franco Brambilla, già conosciuto nell’ambito del fantastico italiano anche grazie alla sua lunga collaborazione con Mondadori per le copertine della serie Urania; è il disegnatore che ha provato (e diciamolo pure: c’è riuscito!) a dare un volto a Naila.
Già solo la copertina del libro ci fa assaporare quello che sarà Mondo9 di Naila.

Il primo comandante delle sabbie: Dario Tonani

Dario Tonani, che dà voce e forma alla sua visione pagina dopo pagina, lo fa con una scrittura sapiente, ricercata ma non pedante.
Anni di scrittura e un talento innato hanno forgiato lo scrittore e questo romanzo ne è la prova (non definitiva, speriamo…).
Non è un tentativo ben riuscito di scimmiottare lo stile di Stevenson, Coleridge o Melville; ma uno studio degli stessi e una sua personale rielaborazione del genere che arriva a far credere che le navi che solcano deserti, le onde di sabbia e gli esseri viventi fatti di metallo esistano davvero o che almeno siano esistiti un tempo non troppo remoto.
Dario Tonani riesce a centrare il punto e innalzare ulteriormente la saga di Mondo9 con questo ultimo romanzo e il finale, che non starò qui ad accennare, lascia spazio a un ulteriore sviluppo della storia.

Ormeggiando…

Naila di Mondo9 è, in definitiva, una delle novità (è realtà)  letterarie di maggior spessore e importanza del panorama del fantastico italiano contemporaneo.

Tonani non illude con false speranze legate ai successi del passato, ma conferma la sua capacità e rafforza quella promessa, quel sogno rugginoso, che per noi tutti amanti del genere era (ed è) Mondo9.

Un capitolo che, anche grazie al suo essere svincolato da tutti gli altri episodi della saga, si presta a essere letto da chiunque voglia immergersi in un mondo al di fuori di ogni immaginazione.

Per chi volesse approfondire l’argomento, consiglio la visita al sito dell’autore e ricordo la nostra intervista a Dario

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Ora, al sicuro nei nostri porti, possiamo rilassarci e festeggiare con qualche sorso di grappa di formiche.
E buona lettura.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24