Pestaggi in carcere

Pestaggi in carcere, arrestati tre agenti a Sollicciano

 

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Pestaggi in carcere, arrestati tre agenti a Sollicciano nel fiorentino. Le autorità hanno arrestato tre agenti della polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Firenze. L’inchiesta è partita dalla Procura del capoluogo toscano, che ipotizza il reato di tortura e falso ideologico in atto pubblico. La magistratura ha disposto altresì l’interdizione dell’incarico per un anno ad altri 6 agenti sottoponendoli ad obbligo di dimora nel comune di residenza. Risultano anche altri indagati. Le misure cautelari sono disposte dal Gip su richiesta del Pm Christine Von Borries. Le indagini riguardano due presunti episodi di pestaggio nello stesso carcere nel 2018 e nel 2020. Il giudice ha disposto le misure cautelari venerdì mattina.

Pestaggi in carcere …..la vicenda….

Gli episodi di violenza risalgono per l’appunto al 2018, ma si sarebbero ripetuti anche nel 2020. Secondo quanto si apprende, alcuni detenuti avrebbero subito pestaggi.  Altri hanno riportato  diverse lesioni gravi. Frattura delle costole in un caso e rottura del timpano in un altro. Ad altri ancora indagati viene contestato invece il reato di falso ideologico in atto pubblico. In molti casi avrebbero fatto passare gli abusi come episodi di resistenza da parte dei detenuti.  Tra gli agenti arrestati  ci sarebbe anche un’ispettrice, che avrebbe avuto un ruolo dominante nella vicenda. Inoltre, risulta indagata un’altra donna in servizio. Nei confronti di quest’ultima ancora non stati emessi provvedimenti. Le indagini condotte dal nucleo investigativo della polizia penitenziaria ha condotto subito ai presunti colpevoli. Le forze dell’ordine si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali.

Il reato di Tortura…..cos’è?

Il reato di tortura è introdotto nel nostro ordinamento giudiziario dal 2017. Con la legge n’ 110 i reati di tortura o di istigazione alla tortura sono diventati punibili dalla legge. Già numerosi atti internazionali affermano anche, che nessuno può essere sottoposto a tortura. Secondo  la convenzione di Ginevra 1949 né a pene né a trattamenti inumani e degradanti. Questo documento è relativo soprattutto al trattamento dei prigionieri di guerra. Le norme sono presenti anche nella dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1950. Nessuno insomma può torturare un altro essere umano, in nessun caso. La legge non ammette ignoranza. Si tratta di una grande conquista per l’umanità. Un atto dovuto nei confronti dei deboli insomma. Solo in  questo ultimo 50 Ennio   l’uomo ha fatto passi da giganti in tal senso. Una vera e bella conquista.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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