Carola Rackete è libera dopo la decisione del Gip di Agrigento, Alessandra Vella, di non convalidare l’arresto, pronta l’espulsione dall’Italia, vertici di Governo contrariati
Agrigento, lì 03 luglio 2019 – Carola Rackete è libera: secondo il Gip di Agrigento non è applicabile il D.L. “Sicurezza“.
La Sea Watch lascia una scia di polemiche e crea un caso internazionale: Francia e Germania schierate con Carola Rackete; l’Italia fa la voce grossa ma il Gip la rilascia, biglietto di solo andata verso la Germania. Così si scatena un’effetto domino di reazioni e commenti: esponenti del Governo stupiti e residenti con striscioni sotto l’abitazione della capitana tedesca.
[adrotate banner=”37″]
Carola Rakete è libera dopo la decisione del Gip di Agrigento che non convalida l’arresto poiché ritiene: “Non applicabile il D.L. Sicurezza“. La comandante tedesca della Sea Watch non è soggetta ad alcuna misura cautelare quindi si risolve tutto con un nulla di fatto.
Le valutazioni del Gip di Agrigento, Alessandra Vella, che non convalida l’arresto di Rackete
Ricordiamo che le accuse che pesavano su Carola Rackete erano di: resistenza a nave da guerra ed anche resistenza a pubblico ufficiale.
Gip Alessandra Vella sul Decreto Legge Sicurezza:
Non è applicabile alle azioni di salvataggio poiché riferibile solo alle condotte degli scafisti. L’attracco a Lampedusa non è stato strumentale, ma obbligatorio perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri.
Invece secondo il Procuratore Luigi Patronaggio, al dopo l’udienza di convalida:
“Non c’era lo stato di necessità … volontaria la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch, che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina.”
Mentre il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, dichiara:
“Ho firmato pochi istanti fa il provvedimento di espulsione per Carola Rackete. Vedremo cosa accade adesso perché è previsto un ulteriore interrogatorio ma nulla impedisce la firma del decreto di espulsione.”
Carola Rackete libera: le reazioni
Vice-premier Matteo Salvini:
“Pronti a spedirla in Germania. Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale. Tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi.
L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita. In Italia ci sono migliaia di giudici e magistrati che fanno bene il loro lavoro e non fanno politica con le sentenze.”
Ancora il Vice-premier Matteo Salvini su Facebook:
“Quella di stasera è una sentenza che non fa onore e non fa bene all’Italia. Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia? Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro. La comandante tedesca ha deliberatamente rischiato di uccidere 5 ragazzi in divisa e tutto si risolve in una pacca sulla spalla e magari un bicchiere di vino con la signorina bianca, tedesca e ricca, un po’ annoiata. Se qualcuno pensa che io molli o che mi fermi ha sbagliato a capire. Anche oggi al ministero ci siamo fermati a valutare a fermare altre navi complici degli scafisti.
Ma proviamo a pensare a una nave di una Ong italiana con bandiera italiana in acque tedesche o olandesi, che entra in acqua territoriali nonostante il no del governo, che ignora la legge, che avanza verso il porto di Amburgo, si ferma nei pressi del porto e una notte, staccando la radio, senza avvisare nessuno, parte verso il porto e sperona una motovedetta tedesca con a bordo 5 militari tedeschi che per miracolo riescono a scappare. E poi la comandante della nave italiana viene accolta dai tedeschi come se fosse una eroina e il giudice tedesco cosa fa? La scarcera.”
Vice-premier Luigi Di Maio:
Mi sorprende la scarcerazione di Carola Rackete. Io ribadisco la mia vicinanza alla Guardia di Finanza. Il tema resta però la confisca immediata dell’imbarcazione. Se confischiamo subito, la prossima volta non possono tornare in mare e provocare il nostro Paese e le nostre leggi.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 2 luglio 2019
Manifestazioni sotto l’abitazione di Carola Rackete
In strada tra cartelloni e schiamazzi, i messaggi contrastanti che sono emersi sono stati:
“Salvini unico capitano!”
“Le leggi italiane vanno rispettate! evviva l’Italia!”
“Siamo dalla tua parte Carola!”
Altri articoli di cronaca sulla pagina del sito.
Fonte immagine di copertina: Profilo facebook