È braccio di ferro tra Di Maio e Salvini ma Conte scongiura una crisi di governo considerata irresponsabile; tra Roma e Bruxelles ci sono scintille ma in questo caso Conte risponde con un messaggio poco rassicurante.
I penta-stellati denunciano la manina anzi no: aprirebbe una crisi di governo considerata irresponsabile e tutto sfuma. Giuseppe Conte getta acqua sul fuoco amico acceso nei giorni scorsi da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. L’approccio cambia quando il Premier si rivolge ai colleghi europei; Bruxelles chiede un adeguamento del piano finanziario nel rispetto delle regole comuni a tutti i Paesi ma Giuseppe Conte rimanda al mittente.
§ Ripercorrendo i fatti, sintetizzando quanto accaduto dei giorni scorsi.
Ricordiamo che tutto è iniziato con Luigi Di Maio da Bruno Vespa a Porta a Porta.

Luigi Di Maio spiega che qualcuno ha volutamente cambiato il testo a sua insaputa, lasciando capire che si tratta di qualcuno in Quirinale; infatti ribadisce più volte che il testo è stato scritto tra persone del Governo e che nessuno avrebbe mai compiuto un gesto simile. Inoltre afferma che l’attuale Governo è il più contestato della storia. In maniera indiretta parla di un complotto degli avversari politici. Durante la trasmissione conferma più volte di voler denunciare il tutto:
«Manina tecnica o politica lo accerterà la Magistratura.»
Luigi Di Maio afferma che Giancarlo Giorgetti lo ha rassicurato sull’invio del Decreto Fiscale al Quirinale. Bruno Vespa smentisce questa notizia poiché in trasmissione arriva un messaggio:
«Dal Quirinale ci fanno sapere che non è arrivato nessun testo.»
Luigi Di Maio glissa e conferma il mancato appoggio a quel testo modificato.
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La querelle continua ma sparisce la denuncia perché Matteo Salvini afferma che la manina in realtà non esiste.

Infatti Matteo Salvini dichiara che:
«Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni oppure scie chimiche. Quello che abbiamo discusso per ore ed ore in consiglio dei ministri io l’ho trovato scritto. Non possiamo riapprovare decreti già approvati.»

Luigi Di Maio non ci sta, soprattutto dopo la figura fatta con il messaggio sulla manina degli avversari e sulla relativa denuncia per svelare complotti;
ed infatti rilancia:
«Adesso il tema è politico e se è un tema politico ha bisogno di un chiarimento politico. La sede giusta è il Cdm ma possiamo anche fare un vertice prima. Il Movimento 5 Stelle non voterà un testo che contiene tutele per gli evasori.»
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A smorzare i toni arriva Giuseppe Conte che convoca un nuovo Consiglio dei ministri:”Crisi di Governo considerata irresponsabile!”. Intanto le opposizioni gli chiedono di riferire in Aula su quanto sta accadendo.
Il Premier, preoccupato per lo scambio di battute sempre più aspro tra i due vice-Premier, annuncia:
«Con una crisi di governo non dimostreremmo responsabilità.»
Non si fa attendere Luigi Di Maio;
dichiara:
«L’irrigidimento di queste ore va risolto. Salvini spero che possa rinunciare a qualche appuntamento per risolvere questa questione. Chi crede che sia suonato il requiem per il governo si sbaglia di grosso.»
Risponde Matteo Salvini:
«Se serve che Salvini ci sia, Salvini ci sarà. Le polemiche aiutano solo gli avversari del governo.»
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La crisi di Governo considerata irresponsabile viene superata ma in Europa scoppia il caso Italia in nome del popolo italiano. La Commissione europea chiede che l’Italia presenti un progetto di bilancio diverso per il 2019.
In linea con le norme vigenti, la Commissione europea chiede all’Italia di presentare un nuovo bilancio entro tre settimane; infatti è stata rilevata una deviazione particolarmente grave rispetto alle linee guida sottoscritte in precedenza.
Valdis Dombrovskis è vicepresidente per l’euro e il dialogo sociale, responsabile anche della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali. Richiamando i valori etici ha dichiarato:
«L’area dell’euro è costruita su forti legami di fiducia, sostenuti da regole uguali per tutti. È nostro compito e dovere difendere l’interesse comune. Il debito italiano è tra i più alti in Europa e chiediamo al Governo italiano di rivedere il suo bilancio per il 2019.»
Il Consiglio ha indicato all’Italia di apportare un miglioramento dello 0,6% del PIL invece il piano di bilancio presentato dall’Italia prevede un deterioramento dello 0,8%; una differenza di circa l’1,4% che non ha precedenti nella storia del patto di stabilità.
Nel 2017 il rapporto debito pubblico/PIL dell’Italia, al 131,2%, è il secondo più grande dell’Unione europea; arrivando dunque a circa 37.000€ di debiti per abitante. La spesa per interessi si attesta a circa 65,5 miliardi di €, pari al 3,8% del PIL, la stessa dedicata all’istruzione.
Crisi di Governo considerata irresponsabile, quella europea?
Giuseppe Conte: «La bocciatura era nell’aria. Siamo aperti al dialogo ma andiamo avanti senza variazioni.»
Di Maio e Salvini: «Attaccano il popolo italiano, non ci fermeremo.»
Sergio Mattarella: «Il disordine della pubblica finanza non produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli.»∎