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ROMA – In concorso al Festival di Cannes 2023 e in tutte le sale cinematografiche italiane a partire da oggi, 25 maggio, “Rapito” è il nuovo film di Marco Bellocchio con Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese, Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Bellocchio, dopo il successo di Esterno notte, torna a indagare un tema a lui molto caro, quello della religione, già affrontato in diverse sue opere, tra cui I pugni in tasca e L’ora di religione, realizzando un’opera spiazzante. Curiosità: anche Steven Spielberg nutriva un forte interesse per questa storia, al punto da tentare per dieci anni di realizzarne un film lui stesso.
“Rapito”, esce il nuovo film di Marco Bellocchio
1858, quartiere ebraico di Bologna: i soldati di Papa Pio IX irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere il piccolo Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a 6 mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: dovrà ricevere un’educazione cattolica.
I genitori di Edgardo, sconvolti e spalleggiati da un’opinione pubblica sempre più insofferente verso il potere temporale della Chiesa, lottano per rivederlo e faranno di tutto per riavere il figlio, costretto a dimenticare la fede ebraica e a convertirsi al cattolicesimo sotto ordine del pontefice. Un’ingiustizia che nel 1858 suscitò un caso di portata internazionale.