#Reumadays 2019, torna il progetto di sensibilizzazione delle malattie remautologiche
Saranno 11 le città coinvolte nell’iniziativa #Reumadays 2019 che vuole sensibilizzare i cittadini sulle malattie reumatiche:
- Mantova,
- Ferrara,
- Roma,
- Milano,
- Bari,
- Catania,
- Cosenza,
- Genova,
- Torino,
- Trento,
- Napoli.
In ogni tappa saranno installati info point, dove gli specialisti della Società italiana di reumatologia (Sir) incontreranno i cittadini.
Durante le giornate di #Reumadays 2019 saranno previste speciali lezioni di salute, distribuzione di materiale informativo, consulti medici gratuiti e dimostrazioni pratiche di alcuni esami diagnostici.
Il tutto realizzato anche grazie all’aiuto delle associazioni dei pazienti.
Afferma il professor Luigi Sinigaglia, presidente nazionale della Sir
Informazione e prevenzione sono due armi contro malattie serie ed invalidanti che colpiscono oltre cinque milioni di italiani.
Le patologie reumatiche, nel nostro paese, determinano un rischio invalidità per oltre 800mila persone e più di 600mila ricoveri ospedalieri ogni anno e costi sociali diretti e indiretti di circa 4 miliardi l’anno.
Imparare a riconoscere i campanelli d’allarme risulta fondamentale perché prima riusciamo ad intervenire meglio è per la salute del paziente.
Esistono alcuni segnali che contraddistinguono le diverse malattie come dolore e gonfiore alle articolazioni delle mani e dei piedi. Rigidità articolare mattutina che interessa soprattutto le mani e può perdurare per qualche ora dopo il risveglio.
Stanchezza non altrimenti motivabile, presenza di una febbricola persistente, dolore lombare prevalentemente notturno e mattutino non correlato a sforzi.
Altri sintomi d’allarme possono essere cefalea, particolare sensibilità della cute alla luce solare, impallidimento delle dita delle mani dopo esposizione al freddo.
Aggiunge Guido Valesini, vice presidente Sir:
Adesso grazie alla ricerca sappiamo che l’epigenetica e l’ambiente svolgono un ruolo importante nell’insorgenza delle malattie reumatologiche.
Al tempo stesso anche abitudini non sane come il fumo o il grave eccesso di peso sono dei fattori di rischio rilevanti.
Dopo i 65 anni, circa un italiano su 10 è tabagista, e circa il 15% è obeso.
Per questo, attraverso la nostra campagna, vogliamo riuscire a trasmettere ai cittadini l’importanza di seguire stili di vita sani.