VIBO VALENTIA – Scossa di terremoto in Calabria oggi 20 gennaio 2022. Paura in Calabria per un movimento tellurico di magnitudo 4.3 che non ha provocato danni o feriti ma è stato sentito molto forte nella zona del Vibonese dai cittadini e dalle cittadine, a partire dalla sindaca di Vibo Valentia, Maria Limardo. “Eravamo in prefettura, si è sentito abbastanza forte, l’epicentro è stato a Pizzo”, ha spiegato la prima cittadina. Le persone sono corse fuori dagli uffici, il traffico ferroviario è stato fermato per precauzione”. Anche le scuole sono state evacuate.
Nei giorni scorsi, invece, un sisma di magnitudo 5.4 ha scosso la Grecia settentrionale, non lontano da Salonicco, ed è stato avvertito anche ad Atene. La scossa è stata segnalata in mare alle 13.48, ora locale, (le 12.48 in Italia) con l’epicentro a 10 km di profondità e 23 km a sud-ovest del Monte Athos che ospita molti monasteri. La Grecia si trova su diverse faglie sismiche ed è interessata regolarmente dai terremoti. Nell’ottobre 2020 una scossa di magnitudo 7 ha colpito il Mar Egeo, tra l’isola greca di Samos e la città di Smirne, nella Turchia occidentale. La maggior parte dei danni è avvenuta in Turchia, dove 114 persone sono morte e più di mille sono rimaste ferite mentre in Grecia le vittime sono state solo due.
Scossa di terremoto in Calabria oggi 20 gennaio 2022
Circa un mese fa, per la precisione il 18 dicembre, si era verificata in Lombardia una scossa sismica di magnitudo 4,4 che è stata sentita in tutta la regione. L’epicentro è stato registrato vicino a Bonate Sotto, nei pressi di Bergamo, a 26 chilometri di profondità. Paura anche a Milano, dove la gente è scesa in strada. Dunque tanto spavento per questo evento. La scossa è stata leggera ma ben percepibile, ed è durata tra i 3 e i 5 secondi.
Anche Fedez e Chiara Ferragni, come molti milanesi, erano scesi in strada: “Sta parlando di noi”, diceva il rapper in una storia su Instagram, dove si riprendeva sotto il suo palazzo in zona Citylife a Milano mentre in sovrimpressione c’era un articolo che spiegava proprio che molti cittadini erano usciti dalle loro abitazioni per la scossa.