Sesso in pubblico ovunque, da Nord a Sud: ormai, c’è perfino chi ha ribattezzato questo fenomeno la moda dell’estate 2017. Sono proprio cambiati i tempi, anche a causa dei social media che spettacolarizzano ogni istante della nostra vita, oppure c’è qualcosa che non va? Forse si tratta di una gara: vince chi ha “mostrato” il più possibile di quei momenti che dovrebbero rimanere riservati; e le performance, il più delle volte, sono anche riprese con il cellulare e visibili ovunque in rete, per il divertimento di molti.
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Sesso in pubblico, per la gioia dei voyeur
Da Alessandria a Venezia, da Trieste a Milano, da Roma a Napoli, l’estate 2017 sarà ricordata come quella dei rapporti sessuali consumati in pubblico. Una sorta di fuga dal terribile “Lucifero”, che ci ha portato temperature infernali difficili da conciliare con il sesso praticato al chiuso di una stanza? Oppure è solo voglia di trasgredire, stupire, mostrare quanto si è “emancipati”? Quel che è certo, i casi vengono segnalati da ogni angolo del paese. A Roma si sono “esibiti” in pieno giorno al quartiere Tuscolano, nel parco della Caffarella, ma anche in pieno centro a Trastevere. Ed erano italiani. Al foro romano lo spettacolo è stato offerto da due turisti stranieri, incuranti della folla e degli schiamazzi, come è stato documentato dalla web tv you reporter. E ancora: a Venezia su un balcone, a Milano in un bar, ad Alessandria in una piazzola dell’autostrada A 26, a Trieste prima sul cofano di un’auto parcheggiata in una stazione di servizio, per poi spostarsi sul più fresco asfalto della strada.
La moda dell’estate 2017: sesso in pubblico
“La Stampa” parla di menefreghismo ed esibizionismo, mentre “Il fatto quotidiano” parla addirittura di apocalisse del sesso in pubblico e ovunque: sulla pietra, sul cemento, all’aria aperta, in strada, sull’erba; e in tutte le posizioni immaginabili, per la gioia dei voyeur. Insomma, l’estate del 2017 pare abbia avuto la capacità di demolire i freni inibitori a molte persone. A questo punto sorge spontanea una riflessione: perchè non reagire, invece di fare filmatini piccanti da diffondere sul web?
Esibita a livello mediatico, la mania di fare sesso in pubblico comporta assuefazione, diventa un modello, spinge il pubblico a girarsi dall’altra parte o a farsi una risatina: in poche parole, subentra la rassegnazione. Invece non può e non deve essere permesso: lo spazio pubblico è di tutti. E le nostre città, il mare, le opere d’arte che molti turisti vanno a vedere durante le vacanze, sono molto migliori di esibizioni copulatorie di cui non vogliono sapere, nè vedere nulla.