Da Settembre, i giovani del Sud che hanno meno di 35 anni e un progetto imprenditoriale in mente potranno far riferimento a Invitalia per chiedere un aiuto fino a 50mila euro o 200mila in caso di più soci. Si tratta di un contributo elargito per coprire le spese per avviare la propria azienda.
L’incentivo chiamato “Resto al Sud” si propone come finalità quella di aiutare i giovani del Sud Italia ed evitare la loro fuga da un territorio che necessita di essere sostenuto economicamente. La norma punta anche a far rientrare meridionali residenti all’estero: “Possono accedere ai benefici se entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda riportano la residenza in una regione tra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.
Entro un mese il Governo dovrà approvare il decreto attuativo e se le cose andranno bene la misura sarà operativa già da settembre.
Come verranno gestite le domande inviate?
Invitalia valuterà, in primo luogo, la fattibilità in termini tecnici ed economici del progetto e si pronuncerà entro sessanta giorni dalla presentazione del progetto da parte del neo imprenditore under 35 che non disponga di mezzi propri per avviare un’attività. La dote offerta arriva fino a 40mila euro, di cui il 35% a fondo perduto e il resto erogato dalle banche a tasso zero, con il beneficio della garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le Pmi . Invitalia dovrà anche stipulare una convenzione con l’Abi, l’associazione bancaria italiana, per le condizioni di concessione dei mutui .
A quali settori è principalmente rivolto il finanziamento?
L’agevolazione è volta ad incentivare tutte le iniziative imprenditoriali legate ai settori: dell’artigianato, dell’industria, del turismo, della pesca.
“I beneficiari non devono risultare già titolari di attività di impresa in esercizio e, fino al rimborso del finanziamento, non devono risultare titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto”.