Sonno pomeridiano regolare: una chiave per un invecchiamento cerebrale più lento?

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Il legame tra sonno pomeridiano regolare e salute del cervello

Alcuni lavori di ricerca mostrano che brevi sonnellini possono migliorare le funzioni cognitive. Tuttavia, un nesso causale diretto tra sonnellino diurno e salute del cervello rimane ancora da identificare.

Il cosiddetto “pisolino” è una di quelle attività radicata in molte culture. Mentre alcune persone possono sentirsi in colpa per aver fatto un pisolino durante il giorno, ci sono ricerche che suggeriscono che i pisolini hanno una loro importanza.

Uno studio del 2016 ha scoperto dormire da 30 a 90 minuti può portare anche a dei veri e propri benefici cognitivi del sonnellino. Le persone possono svegliarsi da queste “pause” anche più vigili.

Tuttavia, la stessa ricerca suggerisce che fare un pisolino più a lungo può causare problemi cognitivi.

Dunque la relazione tra riposino e salute cognitiva a lungo termine rimane poco chiara.

La controversia: sonnellino e rischio di Alzheimer

La ricerca è molto attiva per quanto riguarda effetti e benefici del sonno pomeridiano regolare durante il giorno. Non sempre i risultati, però, mostrano e confermano gli stessi dati.

Ad esempio, uno studio ha scoperto che coloro che dormono durante il giorno e che sono cognitivamente sani sono a più alto rischio di malattia di Alzheimer. Un altro studio ha dimostrato il contrario.

Il ruolo della genetica nel sonnellino e nel volume cerebrale

Un nuovo lavoro di ricerca mostra come i soggetti con una predisposizione genetica al sonnellino abbiano un volume cerebrale maggiore rispetto ad altri.

Il nuovo studio condotto da ricercatori dello University College di Londra nel Regno Unito, dell’Università della Repubblica in Uruguay e del Broad Institute in Massachusetts ha visto utilizzare una tecnica di analisi per svelare le relazioni causali. I risultati del lavoro svolto si trovano pubblicati sulla rivista Sleep Health.

Il team di ricerca ha indagato su una possibile associazione tra una predisposizione genetica al pisolino e il volume del cervello. Quest’ultimo dato viene utilizzato come indicatore della salute del cervello.

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di 378.932 partecipanti presenti nella UK Biobank. Gli individui avevano in media 57 anni, con un’età compresa tra 40 e 69 anni.

Tra queste persone, i ricercatori hanno cercato individui con le 92 varianti genetiche precedentemente identificate come associate al sonnellino abituale. Hanno anche valutato il volume del cervello, il volume dell’ippocampo, il tempo di reazione e la memoria visiva per le persone con questi marcatori genetici. La tecnica di randomizzazione mendeliana ha rivelato i collegamenti riportati dallo studio.

L’impatto del sonnellino sulla funzione cognitiva

I ricercatori hanno scoperto che soggetti con determinate caratteristiche genetiche avevano maggiori probabilità di avere un volume cerebrale più elevato. Una perdita di volume cerebrale è associata alla neurodegenerazione sotto forma di atrofia causata dalla morte cellulare. Invece, un volume cerebrale elevato è considerato un segno di salute e di una buona funzione cognitiva.

I risultati dello studio hanno rivelato specificamente un aumento di 15,8 centimetri cubi nel volume totale del cervello con sonnellini diurni più frequenti. Questo dato equivale approssimativamente a 2,6-6,5 anni di differenza nell’invecchiamento cerebrale.

Il ruolo della randomizzazione mendeliana nello studio

Nel descrivere il lavoro di ricerca, abbiamo menzionato la tecnica di randomizzazione mendeliana utilizzata per rivelare i collegamenti riportati.

La randomizzazione mendeliana è definita come “l’uso della variazione genetica per affrontare domande causali su come le esposizioni modificabili influenzano risultati diversi”.

Questo è il primo studio che tenta di districare la relazione causale tra il sonnellino diurno abituale e gli esiti cerebrali cognitivi e strutturali. Osservando la genetica, la randomizzazione mendeliana evita i fattori confondenti che si verificano durante la vita e che possono influenzare le associazioni tra sonnellino ed effetti sulla salute.

Ciò che ci si chiede è se questa tecnica effettivamente dimostri un nesso di causalità o presenti un modo diverso di identificare le associazioni.

Opinioni degli esperti sui risultati dello studio

Secondo gli esperti, lo studio non ha esaminato i benefici cognitivi diretti dei sonnellini regolari. In effetti, da una valutazione del lavoro si evince che non sono stati esaminati direttamente i pisolini, in quanto lo studio riguardava solo le persone con una predisposizione genetica al pisolino.

Inoltre, mancano molti dettagli considerati critici.

E’ stata contestata la mancanza di dati sulle abitudini legate al pisolino dei partecipanti. Ai soggetti era stato chiesto nel sondaggio della UK Biobank se facessero un pisolino durante il giorno, con tre possibili risposte: “mai/raramente”, “a volte” o “di solito”. Lo studio non specifica un intervallo di volte in cui far rientrare l’abitudine del sonnellino.

Mancano, inoltre, una definizione standardizzata di sonnellino e uno standard per la durata dello stesso.

Il futuro della ricerca sul sonnellino e la salute del cervello

Le scoperte fatte approfondiscono la comprensione della relazione tra la frequenza dei sonnellini diurni e la salute del cervello, anche se è necessario continuare a lavorare.

Bisogna essere cauti nel dire che il sonnellino fa bene alla salute del cervello, poiché ciò può portare a un sonno notturno scarso.

Dormire bene ogni 24 ore è chiaramente importante per la salute in generale.

Fonte: Regular naps might help keep brain younger by as much as 6.5 years
Foto di Daniela Dimitrova da Pixabay

 

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Autore dell'articolo: Eliana Pellegrino