Nick Bollettieri è morto questa mattina a 91 anni. Grande conoscitore dl tennis, e in parte lo ha rivoluzionato, ideando il “corri e tira” oggi diventato lo stile di gioco più comune e introducendo nell’allenamento la cura maniacale della preparazione fisica e il rispetto assoluto della disciplina.
Ecco chi è stato Nick Bollettieri
Figlio di immigrati di origine napoletana, Nick Bollettieri cresce a Pelham, a due passi da New York, in un quartiere multietnico dove i soli sport conosciuti sono il soccer (il nostro calcio) e il football. Il padre sogna per lui una carriera da avvocato, ma nel suo destino il giovane Nick vede solo il tennis. Il vero miracolo comincia nel 1978, anno di fondazione della Nick Bollettieri Academy a Bradenton in Florida, che nel 1987 viene acquistata dal colosso del management IMG che comunque gli lascia la completa direzione tecnica della struttura. I fondamenti sono semplici: il talento non basta, il giovane tennista deve affrontare la vita rafforzando anche la sua mente e il suo corpo. I suoi non sono certo metodi convenzionali, ma da lui passeranno 12 futuri numeri uno: Agassi, Becker, Rios, Courier e Sampras tra gli uomini; Serena e Venus Williams, Sharapova, Jankovic, Seles, Capriati e Hingis fra le donne. Ovviamente, il legame più famoso è quello con Agassi, il vero prototipo del suo giocatore ideale. Andre arriva all’Accademia a 14 anni per starci tre settimane, se ne andrà dopo 9 anni ormai prosciugato, come racconterà nella famosa autobiografia, da un rapporto sempre sul filo, lui genio ribelle guidato da un coach che non tollera il minimo sgarro: eppure sarà proprio Agassi a dargli il primo Slam in carriera e poi ad appoggiarne la candidatura alla Hall of Fame nel 2014.