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Lazio, la sconfitta, con un pesante passivo, a pochi giorni dall’esordio in Champions League fa salire la tensione. Il 3-0 incassato a Genova dalla Sampdoria ha fatto suonare più di un campanello d’allarme tra i biancocelesti, fermi a 4 punti dopo altrettante giornate di Serie A con un solo punto conquistato nei due scontri diretti disputati finora, entrambi all’Olimpico. Un rendimento decisamente lontano dalle aspettative e che ha riacceso dissapori ereditati dal finale della scorsa stagione: da una parte Simone Inzaghi e un mercato ritenuto incompleto, dall’altra il presidente Claudio Lotito e quel crollo post lockdown mai accettato del tutto. In mezzo un rinnovo, ventilato ma non ancora messo nero su bianco. Tensione tra Lotito e Simone Inzaghi dopo la sconfitta contro la Sampdoria.
Lazio tensione tra Lotito e Simone Inzaghi
Due posizioni distanti quelle di tecnico e presidente, diametralmente diverse nella valutazione della campagna acquisti nell’ultima finestra estiva. Se Lotito già riteneva la Lazio ‘una Ferrari’ a febbraio. La sua convinzione è stata corroborata dagli innesti fatti. Muriqi per dare un’altra alternativa a Immobile, Fares a sinistra, Reina come vice-Strakosha. Pereira ed Escalante a centrocampo, Hoedt per puntellare la difesa. E proprio la retroguardia è il principale pomo della discordia. Perché il ritorno dell’olandese non viene ritenuto sufficiente da Inzaghi per irrobustire il reparto. Nei piani dell’allenatore era previsto l’arrivo di un altro centrale. Un difensore più adatto e pronto che poteva corrispondere al profilo di Armando Izzo.
Difesa ma non solo, perché anche gli innesti in mezzo al campo non rispondono alle attese e non danno garanzie adeguate come rincalzi dei titolari Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. Mercato quindi sotto accusa, un nuovo punto di scontro che arriva dopo la tensione già accumulata nei mesi post lockdown. Sei sconfitte alla ripresa del campionato, che avevano fatto precipitare i biancocelesti dal secondo posto (primi rivali scudetto della Juventus) al quarto alle spalle di Inter e Atalanta. Un crollo fisico e una serie di infortuni che hanno fatto storcere il naso alla società e a Lotito. Furenti per una preparazione che non ha convinto nel mini-campionato del 2019/20 e neanche in questo avvio di stagione.