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ROMA – A febbraio cresce l’occupazione, riprendendo il trend in crescita che aveva caratterizzato quasi tutto il 2021, ma è boom per i dipendenti a termine. Rispetto a gennaio 2021, si registrano quasi 850 mila occupati in più: oltre la metà sono dipendenti a termine con una stima che sfiora i 3 milioni 200 mila, il valore più alto dal 1977. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a febbraio 2021, l’aumento dell’occupazione è stato dello 0,4%, pari a +81mila unità, e ha coinvolto uomini, donne, dipendenti a termine, autonomi e under 50. In calo i dipendenti permanenti.
Rispetto ai livelli pre-pandemia, ossia a febbraio 2020, il tasso di occupazione, pari al 59,6%, è superiore di 0,6 punti: si tratta di un record dall’inizio delle serie storiche. Il numero di occupati, a febbraio, è superiore a quello di febbraio 2021 del 3,5% (+777mila unità); è aumentato per uomini e donne, per qualsiasi classe d’età e posizione professionale.
A febbraio cresce l’occupazione ma è boom per i dipendenti a termine
Il tasso di occupazione è più elevato di 2,6 punti percentuali. Sempre a febbraio, il tasso di disoccupazione scende all’8,5% nel complesso (-0,1 punti) e al 24,2% tra i giovani (-0,6 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,4%, pari a -30mila unità rispetto a gennaio) tra gli uomini e per tutte le classi d’età, con l’unica eccezione dei 25-34enni.
Il calo del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità), trasversale rispetto al genere, si registra tra i 25-49enni. Il tasso di inattività scende al 34,8% (-0,2 punti). Rispetto a febbraio 2021, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-15%, pari a -375mila unità), sia l’ammontare degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5,3%, pari a -723mila).