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Appendice utile, ecco a cosa serve. Spieghiamo l’utilità

L’appendice potrebbe non essere un organo inutile (come si pensava) : una ricerca riconosce finalmente il suo ruolo. “È una riserva di batteri buoni”
Appendice scoperto il funzionamento dell’organo: a cosa serve
APPENDICE infiammata, è sempre un problema, come ben sa chi ha sofferto di appendicite, tanto che a volte si è costretti a rimuoverla con intervento chirurgico. Ma ora uno studio condotto dai ricercatori della Midwestern University, in Arizona, spiega a cosa serve questo sottile tubicino collegato all’intestino.
Secondo la ricerca, descritta dal team di Heather Smith sul ‘Time’ e l”Independent’, l’APPENDICE gioca un ruolo importante nel sistema immunitario.
Considerata normalmente un organo residuale, vestigia del passato, in realtà l’APPENDICE sarebbe una riserva di batteri benefici per l’intestino, sostengono i ricercatori dopo aver esaminato le caratteristiche di 533 mammiferi per ricostruire l’evoluzione dell’APPENDICE.
Alcuni animali, primati inclusi, la possiedono, mentre altri no: è il caso di cani e gatti. I ricercatori hanno scoperto, dunque, che gli animali con l’APPENDICE hanno una maggiore concentrazione di tessuto linfoide nell’intestino, che gioca un ruolo importante nel sistema immunitario.
Dunque, è possibile che le persone che sono state sottoposte ad appendicectomia impieghino un po’ più tempo a guarire da una malattia, specie nel caso in cui i batteri buoni dell’intestino siano fluiti fuori dal corpo.
L’appendicite: una delle patologie più frequenti in assoluto
L’appendicite è una delle patologie più frequenti in assoluto e, tra quelle di pertinenza chirurgica, rappresenta la prima causa di addome acuto.
Nei paesi occidentali circa il 7% della popolazione va incontro nella vita a sintomi riferibili a coliche appendicolari e l’1% verrà sottoposto ad intervento di appendicectomia in urgenza.
Negli Stati Uniti ogni anno si eseguono più di 250.000 appendicectomie e, tra gli interventi chirurgici delle aree di emergenza, rappresenta in assoluto quello più frequente.
In Africa ed in Asia i tassi di incidenza e prevalenza risultano decisamente inferiori rispetto ai paesi occidentali.
Tra gli epidemiologi e clinici c’è unanime accordo nel correlare il suddetto dato con le diverse abitudini alimentari tra le diverse aree geografiche: è ben noto, infatti, come in questi paesi le diete siano a più alto contenuto di scorie rispetto ai paesi occidentali dove un basso contenuto di cellulosa negli alimenti assunti, associato ad un transito intestinale rallentato, facilita un’alterazione della normale flora batterica e conseguente rischio di evoluzione verso una infezione.
In Italia è stato calcolato che ogni anno lo 0,2% della popolazione si ammala di appendicite acuta e che un individuo su sette ne è affetto nel corso della vita.