Tumore al seno e Tamoxifene

Tumore al seno e Tamoxifene, il farmaco della svolta

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Tumore al seno e Tamoxifene; scoperto, da un gruppo di ricercatori Italiani che la posologia da 5mg del farmaco, diminuisce i rischi.

Non solo il medicinale così dosato riduce il rischio di recidive, in quanto a basso dosaggio evita gravi effetti collaterali.

Lo dimostra lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Andrea de Censi, direttore di Oncologia medica Ospedali Galliera di Genova.

Ora il gruppo di ricercatori punta allo sviluppo e alla prevenzione primaria del tumore al seno. Tale prevenzione, anche in soggetti sani può rivelarsi un’opportunità per tutte le donne sane e/o a rischio mutazione BRCA.

Tumore al seno e Tamoxifene, la scoperta dal gruppo di ricercatori

Un gruppo di ricercatori italiani, ha dimostrato dopo aver condotto uno studio accurato, che il farmaco Tamoxifene a basso dosaggio porta notevoli benefici.

Nello specifico è evidenziato che, nel Tumore al seno Tamoxifene (con un dosaggio minimo) riduce il rischio di recidive ed è efficace a tal punto da limitare gli effetti collaterali.

L’uso del Tamoxifene (un farmaco usato nelle donne sottoposte a intervento chirurgico con tumore al seno intraepiteliale) dimezza i rischi.

Lo studio è stato presentato al San Antonio Breast Cancer Symposium (il più importante congresso internazionale sul carcinoma alla mammella).

Durante il congresso De Censi, dimostra che anche con un dosaggio da 5 mg al giorno il farmaco dimezza le recidive; inoltre previene la formazione di eventuali tumori.

Altrettanto interessante è che con questo dosaggio gli effetti avversi del farmaco hanno impatto ridotto sulla qualità della vita di una donna.

A sostenere lo studio dei ricercatori Italiani anche l’AIRC, il Ministero della Salute e LILT. Con il loro appoggio l’indagine condotta, potrebbe guidare a un cambiamento importante.

Il significativo intervento che si apporterà nella vita di migliaia di donne, operate di tumore al seno allo stadio iniziale, sarà notevole.

Ma perché si parla di basso dosaggio? Perché fino ad oggi, si parlava di 20 mg al giorno per un trattamento che durava ben 5 anni.

Oggi al contrario, si parla di 5 mg al giorno per tre anni.

L’esame è stato condotto su 500 pazienti in 14 centri  italiani.

Questi esami hanno dimostrato, appunto che basse dosi di Tamoxifene, riducono del 75% i nuovi tumori, soprattutto all’altra mammella.

Inoltre, il risultato si può sovrapporre a quello che si ottiene con un dosaggio alto da 20 mg.

Tumore al seno e Tamoxifene: il futuro e lo sviluppo della terapia

Andrea de Censi ora guarda al futuro. Lo studio da lui gestito, mira ad avviare un programma di prevenzione primaria nelle donne a rischio. Ma non è tutto.

Con la scoperta che i 5 mg al giorno di Tamoxifene riduca di netto la malattia, s’intuisce che tutto ciò è una reale opportunità di prevenzione che punta alla cura anche di donne sane.

Infatti, molte donne, sono ad alto rischio nello sviluppo del tumore al seno e con questo, si fa riferimento anche alle donne con mutazione BRCA.

L’obiettivo dell’équipe medica, quindi è ridurre con uno studio mirato lo sviluppo della malattia stessa.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24