Attività fisica col freddo sì o no? Lo smaltimento dei bagordi delle feste è ancora in corso, tanti si sono iscritti in palestra o approfittano del tempo libero per correre
Ma l’attività fisica con freddo si fa o no? Perché molto spesso a dominare è la pigrizia: le prime ore del mattino e al tramonto a volte passa la voglia per le temperature gelide.
E se stiamo male? Ecco, in questo caso la risposta degli studiosi è sì: purchè non sia presente la febbre in quanto allenarsi comporta un aumento della temperatura corporea.
Il dottor Jayson Loeffert, che si occupa di Medicina dello sport alla Penn State Health, afferma quindi che con il raffreddore si può andare in palestra.
Ovviamente a questo c’è una spiegazione logica: l’esercizio fisico con il raffreddore aumenta la frequenza cardiaca, fa pompare il cuore e favorisce un flusso sanguigno sano.
Inoltre apre i polmoni e fa rilasciare endorfine; tutto ciò quindi aiuta a sentirsi meglio.
Da precisare però che fare allenamenti d’inverno comporta anche delle accortezze
Infatti meglio evitare allenamenti o esercizi in caso di affaticamento o tosse incontrollata; una stanchezza che supera il normale; in presenza di sintomi gastrointestinali invece meglio rinunciare alla corsa o altre attività scomode.
Il dottor Loeffert inoltre consiglia di coprire sempre la bocca con il braccio in caso di tosse in modo da non indirizzare germi verso le mani quando ci si allena in ambienti chiusi.
Al di là della stagione fredda, fare attività fisica fa bene alla mente e al corpo; un esempio, una ricerca inglese spiega i benefici del correre la maratona
Pare infatti che questa disciplina fa ringiovanire il sistema vascolare di 4 anni in quanto l’allenamento e il completamento del percorso sono associati a riduzioni della pressione sanguigna e dell’irrigidimento aortico.
Questo l’esito della ricerca guidata dall’Institute of Cardiovascular Science dello University College London, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology.
Nel dettaglio i ricercatori hanno analizzato 138 maratoneti sani e che hanno preso parte per la prima volta alla Maratona di Londra 2016 e 2017.
Hanno esaminato i partecipanti prima dell’allenamento e dopo il completamento della maratona.
Per lo più chi ha preso parte alla ricerca era sano e correva circa due ore settimanali, in media aveva 37 anni.
L’allenamento ha ridotto la pressione sistolica (massima) e diastolica (minima) di 4 e 3 millimetri di mercurio, rispettivamente.