Sanità: allarme integratori contenenti curcuma; la notizia arrivata in queste ore, pone sotto accusa integratori contenenti gli estratti della pianta. Secondo gli esperti, il rischio chimico potrebbe provocare epatite colestatica non contagiosa.
Lo studio del rischio alimentare è stato introdotto dalla WHO (Organizzazione mondiale della sanità; e accordi SPS – sulle misure sanitarie e fitosanitarie).
L’analisi dunque è un processo che si basa su una metodologia sistematica. Osservazione atta a definire provvedimenti o altri interventi a tutela della salute, in modo efficace, proporzionato e mirato.
SANITÀ: allarme integratori, lo annuncia l’assessore alla salute Nicoletta Verì
Pescara, 29 maggio 2019. Anche in Abruzzo sono attive le procedure di allerta per alcuni lotti d’integratori alimentari a base di curcuma. Si procede secondo le normative nazionali ed Europee. Per evitare un eventuale rischio chimico. Un rischio che potrebbe anche provocare un’epatite colestatica non contagiosa.
A rendesi portavoce è l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
Secondo le informazioni ricevute dal Servizio Igiene e Sicurezza degli alimenti del Dipartimento Salute e Welfare, sono distribuite nella regione Abruzzo solo due partite . Questo almeno, dai riscontri effettuati, che sono una nella provincia dell’Aquila e una nella provincia di Teramo. Fortunatamente sono già ritirate dal produttore.
Le ASL (che con i NAS dei carabinieri vigilano sull’effettivo ritiro e sul punto vendita) sono già operative. Seguono da vicino tutte le indicazioni e i possibili rischi connessi al consumo dell’integratore.
Sul portale Sanità della Regione Abruzzo è inserito un link alla pagina dedicata del Ministero della Salute; un canale strettamente dedicato alla sicurezza e alla prevenzione alimentare.
Durante il 2018, la Regione si è adoperata per 103 allerte alimentari, che riguardavano vari tipi di alimenti per rischio biologico, chimico, fisico e allergenico. Nel 2019, le allerte sono state soltanto 32.
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