Berlusconi torna alla carica: "Contro Cina e comunismo la Ue sia potenza militare"

Berlusconi scrive al Corriere della sera

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MILANO – Berlusconi scrive al Corriere della sera. In una lettera inviata al noto quotidiano, l’ex premier afferma che “si tratta di essere consapevoli del fatto che l’Italia si trova nel mezzo di una crisi drammatica, una crisi sanitaria ed economica senza uguali almeno dal dopoguerra.

“Coloro che non erano garantiti prima, il lavoro autonomo, i commercianti, gli artigiani, i professionisti, i piccoli e piccolissimi imprenditori, le partite Iva, i lavoratori a contratto, oggi rischiano di essere abbandonati a se stessi. Non voglio creare equivoci: non penso affatto che i lavoratori dipendenti siano dei privilegiati. Proprio per questo però non ci possono essere due Italie, una che si salva, l’altra che deve cavarsela da sola”.

Berlusconi scrive al Corriere della sera

E non è tutto. Ecco, poi, che cosa osserva Silvio Berlusconi:

“Quello che chiediamo al governo e alla maggioranza è di sanare questa disparità garantendo al lavoro autonomo, ai professionisti, ai commercianti, agli artigiani, alle partite Iva, tutta la tutela necessaria, non una tantum ma in modo strutturale. È una delle condizioni per votare insieme i prossimi ‘discostamenti’ di bilancio. Questo si ottiene in vari modi, primo fra tutti il semestre bianco fiscale. La sospensione di tutti i pagamenti verso lo Stato per queste categorie almeno fino al 31 marzo 2021”.

Ma “naturalmente questo non basta – rileva il presidente di Forza Italia – la nostra proposta è di assegnare un indennizzo, pari ad una quota importante del reddito dichiarato nell’anno precedente, per i mesi di forzata inattività o di grave riduzione dell’attività”. Inoltre per i “circa 2 milioni di liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali private e alla gestione separata Inps” esclusi dal contributo a fondo perduto bisogna garantire “entro la fine di quest’anno un’indennità significativa, adeguata al fatturato perso, a titolo forfettario”.

Il tutto da finanziare “purtroppo a debito“, afferma l’ex presidente del consiglio. Per ottenere tutto questo “siamo pronti ad assumerci la responsabilità di lavorare, per il bene del Paese, con un governo molto lontano da noi. Mi piacerebbe che lo volesse fare l’intera opposizione. Senza confusione di ruoli con la maggioranza”.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24