MILANO – Borsa Asia chiude in calo netto la seduta, con i timori degli investitori per l’aumento dei tassi d’interesse a livello globale. I principali listini dell’area, orfani di Tokyo chiusa per festività, sono appesantiti dal comparto tecnologico dopo le decisioni degli Usa di inasprire le restrizioni sulle importazioni dalla Cina. Sotto i riflettori anche l’aumento dei casi di Covid. Le Borse cinesi sono tornate alle contrattazioni dopo la lunga pausa festiva della Golden week. A contrattazioni ancora in corso scivola Hong Kong (-2,87%). Male anche Shanghai (-1,2%), Shenzhen (-1,8%) e Mumbai (-0,7%). Sul fronte macroeconomico in arrivo in Europa l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori.
Borsa Asia chiude in calo tra stretta Usa e timori per tassi
Negli Stati Uniti chiuso il mercato dei bond (aperto quello azionario) per il Columbus Day. In giornata previsti anche i discori di Centeno e Lane (Bce), Evans e Brainard (Fed). La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede lo 0,81% a 20.732 punti. Lo spread tra Btp e Bund apre in netto rialzo a 253 punti, rispetto ai 249,9 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale italiano sale al 4,72%. Prezzo del petrolio in calo questa mattina sui mercati delle materie prime dopo gli aumenti registrati la scorsa settimana: il barile di greggio con consegna a novembre passa di mano a 91,84 dollari con un calo dello 0,86%. Il Brent con consegna dicembre è scambiato a 97,06 dollari con un calo dello 0,88%.