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MILANO – Borsa di Milano oggi 20 gennaio 2023. Ultima seduta della settimana positiva per la Borsa di Milano, che non si è curata del forte rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato europei e italiani in particolare: l’indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,70% a 25.775 punti, l’Ftse All share in crescita dello 0,75% a quota 27.955. In questo clima in Piazza Affari ha corso Saipem, salita dell’8% finale a 1,37 euro dopo essersi aggiudicata due contratti offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari. Acquisti anche su Iveco (+3,9%), Unicredit (+2,3%) e Generali, cresciuta del 2,2% finale. Piatta Tim, in calo dell’1,9% Intesa che, secondo l’agenzia Bloomberg, sta riducendo le attività ponderate per il rischio di circa 20 miliardi di euro. Il titolo peggiore tra quelli a elevata capitalizzazione di Milano è stato Amplifon, che ha chiuso in ribasso del 2,7%. Questo, quindi, è l’andamento Borsa Milano.
Borsa di Milano oggi 20 gennaio 2023 e spread
La Borsa di Milano oggi, dunque, riporta questi dati. Giornata di chiara pressione sui rendimenti dei titoli di Stato del Vecchio continente: sui mercati telematici il tasso del Btp a 10 anni è salito di 21 punti base al 3,97%. Anche sui segnali di mancato allentamento della stretta monetaria da parte della Bce, è risultato in aumento di 14 ‘basis point’ il prodotto di uguale scadenza di Spagna e Francia, di undici quello tedesco. Lo spread tra Btp e Bund è a quota 180 dopo aver aperto a 169 punti.
Come ha chiuso la Borsa di Milano oggi?
Vediamo ora come vanno i mercati internazionali dopo aver visto l’indice Borsa Milano oggi. Anche gli altri mercati azionari del Vecchio continente sono tutti in crescita: la Borsa migliore è stata quella di Madrid, che ha chiuso in aumento dell’1,3%. In positivo anche Francoforte (+0,7%), con Parigi e Amsterdam in aumento dello 0,6%. Più cauta Londra, che ha concluso in rialzo dello 0,3%.
In lieve calo il listino azionario di Mosca nonostante il prezzo del gas sia rimbalzato ad Amsterdam del 10% a 66,9 euro al Megawattora. Ma sui mercati è stata soprattutto una giornata di chiara pressione sui rendimenti dei bond: il tasso del Btp a 10 anni è salito di 21 punti base al 3,97%. Anche sui segnali di mancato allentamento della stretta monetaria da parte della Bce, in aumento di 14 ‘basis point’ il prodotto di uguale scadenza di Spagna e Francia, di undici quello tedesco, con lo spread tra Btp e Bund a quota 180.