Borsa Italiana oggi 09 ottobre 2019

Borsa di Milano oggi 10 febbraio 2023

 

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MILANO – Borsa di Milano oggi 10 febbraio 2023. Gira in calo Piazza Affari dopo oltre 2 ore di scambi, con l’indice Ftse Mib che arretra dello 0,7% a 27.305 punti guadagna lo 0,1% a 27.532 punti. Prevale il rosso sul paniere dei grandi titoli, con poche eccezioni, tra cui Iveco (+13,67%) dopo i conti, diffusi anche da Enel (+1,44%) nella vigilia, ed Eni (+2,41%), spinta dal balzo del greggio dopo la conferma del taglio di 500mila barili di produzione di greggio da parte del vicepremier russo Alexander Novak. Sotto pressione Mps (-3,94%) che l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel, intervistato dal Corriere della Sera, esclude possa essere oggetto di un’acquisizione oggi. Pesano anche MfeB (-3,47%) insieme a MfeA (-2,11%), Amplifon (-3,18%), Ferrari (-3,04%), Nexi (-2,66%), Banca Generali (-2,59%), Moncler (-2,06%) e Tim (-1,67%). Deboli Unicredit (-0,93%) e Intesa (-1,06%), più cauta Banco Bpm (-0,62%), lieve rialzo invece per Bper (+0,16%). Questo, quindi, è l’andamento Borsa Milano.

Borsa di Milano oggi 10 febbraio 2023 e spread

La Borsa di Milano oggi, dunque, riporta questi dati. Lo spread fra Btp e Bund conclude la giornata allargandosi a 184,3 punti base (era a 182 il giorno precedente) col rendimento del decennale italiano al 4,2% e quello dell’equivalente tedesco al 2,3%. Ma come per i Treasuries americani a crescere su nuovi massimi è il Bund con scadenza breve, a due anni, che si attesta al 2,7% aumentando la distanza con il decennale.

Come ha chiuso la Borsa di Milano oggi?

Vediamo ora come vanno i mercati internazionali dopo aver visto l’indice Borsa Milano oggi. Si confermano deboli le borse europee dopo l’apertura incerta di Wall Street. Il ritorno dei timori per il rallentamento delle economie dovuto alle strette sui tassi delle banche centrali si sono riflessi in prima battuta sui titoli di Stato con la crescita dei rendimenti delle scadenze a due anni: negli Usa hanno superano quelle dei bond decennali e lo stesso avviene per i Bund tedeschi, non invece per i Btp italiani.

Sui mercati pesa poi l’aumento del prezzo del greggio per i tagli russi alla produzione. A Milano (-0,78%) più ancora che il petrolifero Eni (+2,5%) brilla tuttavia Iveco (+14,3%) grazie ai conti e alla guidance superiori alle previsioni. Pesanti invece Fineco (-4,3%), Ferrari (-3,9%), Nexi (-3,4%) e Amplifon (-3,2%).

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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