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MILANO – Borsa di Milano oggi 15 maggio 2023. La Borsa di Milano (+0,09%) si muove sulla parità con le banche che girano in negativo. Sugli scudi Recordati (+3,7%), dopo i risultati del trimestre e gli analisti che alzano il target price. Lo spread tra Btp e Bund è poco mosso a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,17%. Tra gli istituti di credito positiva Mediobanca (+0,6%) e Mps (+0,3%). In calo Bper (-0,5%), Banco Bpm (-0,3%), Intesa e Unicredit (-0,2%). Proseguono in netta flessione Pirelli (-1,4%), Tim e Cnh (-1,2%). Seduta positiva per le utility mentre il prezzo del gas scende ancora. In luce Hera (+1,8%), Erg (+1,7%), A2a (+1%) e Enel (+0,2%). Contrastata l’energia con Saipem (+0,5%), Tenaris (-0,4%) e Eni (-0,07%). Acquisti per Generali (+1,4%) e Diasorin (+0,8%). Questo, quindi, è l’andamento Borsa Milano.
Borsa di Milano oggi 15 maggio 2023 e spread
La Borsa di Milano oggi, dunque, riporta questi dati. Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi ha chiuso in calo a 187,5 punti, contro i 190 segnati in chiusura venerdì scorso. In rialzo di 0,5 punti al 4,179% il rendimento annuo italiano, contro i 3,1 punti in più al 2,304% di quello tedesco.
Come ha chiuso la Borsa di Milano oggi?
Vediamo ora come vanno i mercati internazionali dopo aver visto l’indice Borsa Milano oggi. Cambio di rotta per le principali Borse europee nonostante i contratti future positivi sui listini Usa. Riviste al rialzo le stime dell’Ue sull’inflazione, mentre il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic non prevede un taglio dei tassi Usa fino al tardo 2024. Sempre negli Stati Uniti si cerca una soluzione allo stallo sul tetto del debito per evitare la recessione. In rialzo a 188,3 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 2 punti al 4,19%, contro i 4 punti in più di quello tedesco al 2,31%. Cedono Madrid (-0,35%), Milano (-0,32%) e Francoforte (-0,15%). Poco mossa Parigi (-0,05%), in lieve rialzo Londra (+0,36%). Si indebolisce Istanbul (-4%) dopo un tentato recupero a seguito dello scivolone iniziale all’indomani della prima tornata elettorale.
Debole anche la lira turca (-0,86% a 21,38 sull’euro e -0,5% a 19,65 sul dollaro), mentre l’euro (+0,28%) si rafforza a 1,08 biglietti verdi. Risalgono il greggio (Wti +0,51% a 70,44 dollari al barile) e l’oro (+0,11% a 2.016 dollari l’oncia) a differenza del gas naturale (-1% a 32,44 euro al MWh). In calo i petroliferi Neste Oil (-1,26%) ed Eni (-0,54%), più caute invece Shell (-0,23%) e Bp (-0,13%). Deboli i produttori di semiconduttori Infineon (-1,1%), Soitec (-1,22%) ed Stm (-0,6%). Giù anche il lusso con Moncler (-1,77%), Lvmh (-0,86%) ed Hermes (-0,58%), mentre tiene il comparto auto con Bmw (+0,35%), che venerdì scorso ha staccato la cedola. Poco mosse Mercedes (+0,22%) e Stellantis (-0,05%), più sotto invece Renault (-0,48%). In campo bancario segno meno per Mps (-1,36%), Bper (-1,32%), Intesa (-1,11%), Banco Bpm (-0,97%), Unicredit (-0,64%), Credit Agricole (-0,61%) e Bnp (-0,64%). Positiva NatWest (+1,03%), più caute Lloyds (+0,45%) e Sabadell (+0,15%).