Grazie ad un nuovo studio, è possibile capire la diffusione del COVID nel corpo con mini-organi. Questo può aiutare a capire molto sul nuovo coronavirus.
Capire diffusione del COVID nel corpo con mini-organi: i risultati dello studio
Per capire come il COVID-19 si diffonde in tutto il corpo, agendo in modo differente in ogni paziente, i medici stanno sviluppando organi in miniatura o tessuti simili a organi chiamati “organoidi”. Questi mini-organi vengono infettati dal COVID-19. I risultati, secondo quanto riferisce Nature News, sono particolarmente preoccupanti. Infatti i polmoni in miniatura, i fegati, i reni, i cuori, gli intestini hanno tutti mostrato segni di danno. La serie di studi rivela con chiarezza scioccante che il COVID-19 può causare molto più di un’infezione polmonare.
Certo, questa non è proprio una novità. Infatti la straziante lista di storie di pazienti sopravvissuti e operatori sanitari raccolte da SFGate include infarti, ictus, danni polmonari a lungo termine, incontinenza, danni alla pelle e altre gravi complicazioni causati da presunti casi “lievi” di coronavirus. Ovviamente, questo non implica che tutte le persone “guarite” dal COVID-19 potrebbero aver bisogno di un trapianto di polmone. O che potrebbero avere un attacco cardiaco. In ogni caso, gli organoidi sono ancora imperfetti. Per natura, sono molto più semplici di gestire rispetto ad un organo a grandezza naturale. E poiché non sono tutti collegati nello stesso corpo, i medici possono usarli solo per studiare gli impatti su un singolo organo in isolamento.
La biologa di cellule staminali Weill Cornell Medicine Shuibing Chen ha parlato a Nature del suo studio sui polmoni in miniatura. A tal proposito avrebbe affermato : “Sappiamo che le cellule muoiono ma non sappiamo come”. Anche se rimangono delle domande, è chiaro che gli impatti sono gravi. Vari studi hanno scoperto che il coronavirus ha causato gravi danni in diversi organi e può portare a danni indiretti in altri. È anche diventato chiaro che il coronavirus può infettare e diffondersi attraverso i vasi sanguigni, causando così un caso più grave e diffuso. Per capirlo, i biologi dovranno sviluppare organoidi più sofisticati e realistici e riprovare i loro esperimenti. “È troppo presto per dire quanto siano importanti”, ha detto a Nature Bart Haagmans, un virologo Erasmus MC che ha condotto uno studio sugli organoidi intestinali.
Fonte foto: pixabay
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