Carabiniere ucciso a Roma, svelate luci ed ombre

Carabiniere ucciso a Roma, svelate luci ed ombre

 

Carabiniere ucciso a Roma, svelate luci ed ombre. Il Comandante Provinciale dei carabinieri di Roma ha messo in chiaro di recente alcuni particolari sulla vicenda della morte di Mario Cerciello Rega. Nella conferenza stampa inerente il caso del carabiniere morto in circostanze tragiche le autorità hanno svelato alcuni dettagli. “Vorrei esprimere disappunto e dispiacere per le ombre e i presunti misteri che sono stati sollevati e diffusi in merito a questa vicenda”-  Ha riferito il comandante Francesco Gargaro durante la conferenza sul terribile omicidio. ” La ricostruzione attenta e scrupolosa ha dimostrato la correttezza e la regolarità di questo intervento”- Ha anche sottolineato il militare – “Analogo e ricorrente nella città di Roma”.  Dimostrando  ampiamente la buona fede degli uomini della benemerita. Ma non solo, in merito all’aggressione il difensore della legge ha voluto spiegare la dinamica dell’accaduto.

Carabiniere ucciso a Roma, svelate luci ed ombre. L’aggressione

Il comandante dei carabinieri ha anche chiarito per filo e per segno la dinamica del brutale omicidio del Vice-brigadiere Mario Cerciello Rega. ” I due americani hanno aggredito brutalmente i due carabinieri Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega”- ha spiegato il difensore della legge. ” Non c’era la possibilità di usare armi o di reagire. Nel momento in cui si sono qualificati sono stati aggrediti. Proprio, in quel istante hanno scaraventato a terra Varriale e  tutto è avvenuto in pochi attimi”- Ha aggiunto Francesco Gargaro. ” Nella zona c’erano anche  4 pattuglie, che non dovevano essere visibili per non pregiudicare l’operazione di polizia” – ha infine aggiunto il comandate provinciale dell’arma dei carabinieri.

Il carabiniere aveva dimenticato l’arma

In questi giorni l’opinione pubblica si è dibattuta e ha  parlato del fatto che il militare ucciso avesse dimenticato l’arma in caserma. Anche su questo punto l’arma dei carabinieri ha voluto chiarire alcune dinamiche. ” Cerciello aveva dimenticato l’arma, probabilmente una distrazione, ma ciò non toglie che non aveva alcuna possibilità di reagire. Hanno spiegato gli investigatori in conferenza stampa. ” Non immaginavano certo di trovarsi di fronte una persona con un coltello di 18 centimetri” – ha infine spiegato il comandante Francesco Gargaro. I giudici predisposti all’inchiesta hanno parlato poi anche dei due giovani americani.

I presunti maltrattamenti agli americani

In particolare il Pm Nunzia D’Elia ha voluto commentare tutte le notizie pervenute alla stampa in questi giorni sulle condizioni dei due americani. Durante la conferenza stampa il magistrato ha voluto smentire probabilmente presunti maltrattamenti. ” Quando sono arrivati per essere interrogati, i due giovani americani ritenuti responsabili dell’omicidio Rega erano liberi da vincoli. I due indagati erano in buone condizione e senza segni di nessun tipo”- Ha riferito la togata. ” Abbiamo fornito anche ad uno dei due ragazzi l’avvocato d’ufficio. Abbiamo consentito al giovane  Gabriel Natale di avere un colloquio a solo con il proprio legale” Ha infine concluso la donna di legge. I due giovani insomma sono stati trattati nel rispetto della legge italiana. Secondo le regole stabilite dal codice. Entrambi hanno avuto la possibilità di avere un interprete. Le autorità hanno spiegato loro e letto i loro diritti. Poi i magistrati hanno convalidato il fermo giudiziario.

Chi era Mario Cerciello Rega?

Da una settimana ormai, la stampa non fa altro che parlare del povero carabiniere ucciso a Roma. Un militare dell’arma morto in una brutale colluttazione.  Il vice-brigadiere Mario Cerciello Rega era un ragazzo semplice e molto dedito al lavoro. Aveva 35 anni e si era sposato solo da un mese. Era nato a  Somma Vesuviana, un piccolo paesino della Campania. Faceva volontariato ed era molto ligio al dovere. Era in servizio a Roma presso una delle caserme del centro. Non aveva nemici. A Somma Vesuviana lo ricordano come un ragazzo gentile ed educato.

 

Fonte foto in evidenza:Facebook

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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