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Come fare se non si hanno i soldi per pagare le tasse: questi gli strumenti a disposizione

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Il ravvedimento operoso è lo strumento principale per sanare la propria posizione e rateizzare il pagamento delle tasse

Può capitare che un professionista o un’azienda non si ritrovino le risorse per pagare le tasse: in una situazione del genere, cosa si può fare per evitare di evadere e finire per pagare multe salatissime? Fortunatamente, esistono delle soluzioni.

Le ragioni per cui un titolare di partita Iva può trovarsi a non poter pagare le tasse sono varie, ma fortunatamente lo Stato concede ai contribuenti la possibilità di rimediare e provvedere anche oltre le scadenze. Inutile dire che dal momento che il mancato versamento delle imposte comporta conseguenze spiacevoli – e in questo senso il sito regime-forfettario.it spiega molto bene cosa succede se le tasse non vengono pagate  – questa concessione rappresenta un’opzione da sfruttare qualora ci si trovi in una situazione tale da impedire di ottemperare agli obblighi fiscali nei tempi previsti.

Vediamo dunque quali sono le possibili soluzioni nel caso in cui non si abbiano abbastanza soldi per far fronte al pagamento delle tasse.

Tasse: cosa fare se non si hanno i soldi per pagarle

La prima cosa da dire è che l’Agenzia delle Entrate fa una distinzione molto chiara tra chi le tasse non le paga e chi le paga in ritardo, tra chi paga le intero e chi, sbagliandosi, ne paga solo una parte. Parliamo di interessi di mora, dunque, che ammontano al 15% in caso di pagamento ritardato e del 30% in caso di versamento insufficiente.

 

Nel caso in cui non si riesca a pagare una rata delle tasse, è bene comunicarlo all’Agenzia delle Entrate, chiedere il ravvedimento operoso e il dilazionamento delle tasse. Così facendo, eventuali interessi o sanzioni andranno a pesare solo sulle rate non pagate e non sul debito fiscale per intero. Il ravvedimento operoso permette infatti di sanare la propria posizione fiscale e ridurre le sanzioni.

A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate riduce la sanzione della metà se il ravvedimento avviene entro 90 giorni dalla scadenza del pagamento dovuto.

Se il pagamento avviene entro 15 giorni, oltre alla riduzione della metà, la sanzione non va oltre l’1% per ogni giorno di ritardo. Se si paga entro 15 giorni l’interesse giornaliero scende dunque allo 0,1%.

 

Per quanto riguarda la rateizzazione, il Decreto Aiuti ha aumentato da 60 a 120 mila euro l’ammontare del debito per il quale è possibile ottenere la rateizzazione del debito fino a 72 rate (in 6 anni) con una semplice domanda.

Prima di procedere con le sanzioni, in ogni caso, l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente debitore una lettera di compliance per consentirgli di regolarizzare la sua posizione.
Se non si paga il debito fiscale entro 60 giorni, possono scattare diversi provvedimenti, anche pesanti: si va dal fermo dell’auto all’ipoteca sull’abitazione fino al pignoramento (immobiliare e mobiliare).

Se non si hanno a disposizione abbastanza soldi per pagare le tasse, dunque, è buona norma consultare un commercialista e comunicare con tempestività all’Agenzia la situazione oppure, se si salta una rata, chiedere il ravvedimento operoso nel più breve tempo possibile.

 

Cosa fare per pagare meno tasse?

Esclusi per ovvi motivi soluzioni illegali come l’evasione e l’elusione fiscale, è possibile avvalersi della consulenza di un buon commercialista per capire se si sta pagando il giusto oppure se c’è il diritto a qualche “sconto”.

Per esempio, un bravo professionista saprà dirti se hai diritto a una qualche forma di agevolazione fiscale, tra deduzioni, detrazioni o crediti d’imposta che possono ridurre l’importo effettivo delle tasse dovute.

 

Evita escamotage improbabili: consulta un commercialista o un consulente finanziario per valutare le opzioni a tua disposizione senza fare nulla di illegale.

In conclusione

Se non si hanno a disposizione i soldi per pagare le tasse oppure si salta una rata delle imposte, si può chiedere all’Agenzia delle Entrate il ravvedimento operoso e optare per la rateizzazione del debito. La consulenza di un commercialista esperto è indispensabile per capire come risolvere qualsiasi problema di tasse, compresa l’impossibilità a saldare il debito con l’erario.

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.