Quando si fa del bene, si dice, non si dovrebbe vantarsene: quanti, nell’era dei social dove si mette tutto in vetrina, seguono realmente questo preziosa regola? Molto più spesso lo si fa, invece, per sentirsi importanti e approvati o per pubblicizzarsi. Ma, per fortuna, esistono genuini esempi di solidarietà che meriterebbero di essere divulgati, e il nome di chi li compie resta rigorosamente nell’anonimato: ad esempio, come quello che ha fatto l’uomo livornese di cui si parla in questi giorni – comprando la casa sequestrata di un disabile per restituirgliela – con il quale ha dimostrato che uno dei valori più belli è l’amore per il prossimo, quando non è spinto da secondi fini.
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La storia per il disabile si è conclusa nel modo migliore
Una storia difficile, quella di Alessandro D’Oriano, che si è conclusa nel miglior modo nonostante tutto lasciasse pensare al peggio: un 37enne disabile al 75% che, nonostante il suo stato di salute, ha perso il lavoro. Si è ritrovato, così d’improvviso, a dover vivere con un reddito di soli 257 euro di pensione al mese, e con un mutuo ancora da pagare. Molto preoccupato per l’ imminente pignoramento della sua casa, è stato colpito anche da un ictus: in poche parole, una situazione a dir poco drammatica. Quando tutto ormai sembrava perduto, ecco entrare in campo l’uomo che gli ha salvato letteralmente la vita, con un gesto altruistico d’altri tempi: ha comprato la casa di Alessandro e poi gliel’ha restituita, permettendogli così di viverci senza dover pagare nemmeno un euro.
‘Mister X: potrà rimanere in quella casa per tutta la vita senza pagare nulla
Lo sconosciuto benefattore, in un’intervista (in cui non ha voluto rivelare nulla sul suo conto, nè farsi fotografare) ha dichiarato: “Potrà rimanere in quella casa per tutta la vita gratis ma, se un domani vorrà comprarla di nuovo, lo farà per la cifra che ho pagato io”. L’uomo non vuole essere trattato da eroe e sceglie l’anonimato: “Quando si decide di fare del bene lo si fa senza altri scopi, senza pubblicizzare le proprie azioni, è un bisogno interiore categorico”.
Alessandro D’Oriano non ha potuto fare altro che ringraziare il suo “Mister X”, che tanto generosamente gli ha permesso di tornare a vivere una vita dignitosa. Il fratello del disabile, ha detto commosso: “Era da tanto tempo che non sorrideva, lo trovo straordinario.”