Paulo Dybala è in crisi. A certificarlo sono i numeri, ma anche le recenti parole di Pavel Nedved. Il vice presidente ha lanciato una stoccata al suo numero 10, invitandolo a fare una vita più da atleta.
I problemi del numero 10 juventino sono certificati dai numeri: 2 reti in serie A negli ultimi due mesi, zero in Champions. L’ultima panchina contro l’Inter certifica il momento no della punta.
Dybala: due mesi bui
Dybala era partito fortissimo questa stagione. La doppietta (inutile) in Supercoppa contro la Lazio era stata seguita da un avvio super in campionato con 1o reti nelle prime sei gare. Sembrava fosse arrivata la stagione della definitiva consacrazione.
Dal derby in poi, invece, è arrivato un lento declino. Due sole reti nelle successive 10 gare (a Spal e Sampdoria) e il perdurare digiuno in Champions League dove è a secco dall’11 aprile per un totale di 9 match.
Senza il suo supporto realizzativo i bianconeri hanno comunque passato il turno in coppa e si ritrovano a -2 dalla vetta. Ciononostante serve una sterzata.
Dybala deve dimostrare di valere i pù grandi, specie in vista del mondiale.
La maglia numero 10 che, all’inizio sembrava cucita apposta per lui, si è fatta di colpo pesante.
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Mancanza di convinzione
La crisi di Dybala non sembra derivare da una posizione tattica, ma proprio da una mancanza di convinzione dell’argentino. Anche quando è stato chiamato in causa contro l’Inter, non ha mostrato la cattiveria che ci si attendeva da lui.
Ora la Juventus affronterà il Bologna, avversario non certo irreprensibile.
E’ da qui che il numero 10 deve ripartire. Ritrovare la voglia di giocare e di mostrare le sue qualità.
L’argentino è il fuoriclasse a cui Allegri chiede le magie per scardinare le difese avversarie.
Senza il suo supporto è impensabile che la Juventus possa andare avanti ed ottenere i successi conseguiti fino allo scorso anno.