Epatite acuta dei bambini, attenzione ai sintomi
I casi di epatite acuta nei bambini stanno occupando un posto importante nella cronaca sanitaria di questi giorni. L’esperienza del Covid-19 ha insegnato una volta di più come non si debbano mai sottovalutare gli agenti patogeni. Questa forma di epatite acuta colpisce i bambini più piccoli, al di sotto dei 10 anni di età. I primi episodi sono comparsi nel Regno Unito all’inizio di aprile 2022, ma si sono diffusi un po’ in tutta Europa. Alcuni casi sono stati registrati anche in America e nel mondo se ne contano circa 200. Anche in Italia alcuni bambini si sono ammalati di questa strana forma di epatite e gli esperti non escludono che succederà anche ad altri. Per questa ragione è importante che i genitori sappiano come comportarsi.
Epatite acuta nei bambini, il Covid non c’entra
Fin dai primi episodi in Inghilterra, gli esperti di malattie infettive hanno concentrato la loro attenzione su una eventuale responsabilità del Covid-19 o sul vaccino per questa malattia. La possibilità è stata esclusa quasi subito. Non esiste relazione con la Sars-CoV-2 e tantomeno con il vaccino. In Italia, infatti, il vaccino non è disponibile per i bambini sotto i 5 anni e nel Regno Unito non è somministrato ai minori di 10 anni. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha escluso qualsiasi collegamento con viaggi all’estero, che potrebbero aver esposto i bambini al contagio. Nessuna relazione, infine, sembra esistere con noti virus dell’epatite, come i tipi A e B, per i quali sono disponibili e raccomandati i vaccini.
Gli esperti del Centro stanno valutando la possibilità che questa epatite acuta nei bambini sia legata alle misure di sicurezza rese necessarie dal Covid-19. Il lockdown, la scarsa interazione con i coetanei, le precauzioni igieniche hanno da una parte evitato la diffusione ulteriore del nuovo Coronavirus. Dall’altra parte, l’impossibilità di entrare in contatto con gli altri ha impedito il normale scambio di germi, necessario nei primi anni di vita per lo sviluppo delle difese immunitarie. Questo potrebbe essere una causa, ma gli esperti al momento preferiscono non avanzare ipotesi certe. Ancora, le attenzioni si stanno concentrando sull’adenovirus, agente patogeno di infezioni virali, in particolare la mutazione F41 secondo l’Agenzia per la Sicurezza sanitaria inglese. Anche in questo campo, però, le certezza sono poche ed è necessario indagare ancora.
I sintomi ai quali prestare attenzione
È importante che i genitori non sottovalutino segnali di malessere insoliti. Questa epatite acuta nei bambini si presenza con ittero, la colorazione giallastra della pelle e del bianco degli occhi. E’ il sintomo tipico del coinvolgimento del fegato. Compaiono anche malessere, vomito e altri disturbi gastrointestinali, compatibili con l’adenovirus. Questi possono trarre in inganno e indurre a pensare a una comune sindrome gastrointestinale. Se però si nota la comparsa di ittero, è bene rivolgersi subito a un medico. In alcuni casi, infatti, ci sono stati sintomi più gravi e perfino insufficienza epatica acuta.
Gli esperti di Malattie infettive, come il primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, professor Massimo Andreoni, invitano a mantenere la calma. Le epatiti di origine sconosciuta sono sempre esistite ed è importante indagare sulla causa, che sembra essere virale con ogni probabilità. Non si sa se sia davvero un adenovirus o un virus mutato, ma è importante non farsi prendere dal panico perché i casi sono certo numerosi ma al momento limitati. Ed è essenziale rivolgersi al pediatra per qualsiasi dubbio o domanda.