Cure brevi per la polmonite nei bambini
La cura giusta per la polmonite nei bambini si basa sull’assunzione di antibiotici. Questi farmaci, però, importanti ed efficaci, possono esporre ad una pericolosa conseguenza. Si tratta dell’antibiotico-resistenza, un fenomeno per cui si sviluppano super-batteri in grado di resistere ai farmaci più diffusi ed efficaci. Per questa ragione le chances di cura diminuiscono. Un gruppo di esperti ha però scoperto che, per curare la polmonite nei bambini, trattamenti più brevi sono ugualmente efficaci e riducono il rischio di resistenza.
Polmonite nei bambini come si manifesta, quali sono le cure più brevi?
Gli esperti della Yale School of Public Health hanno condotto una ricerca, uscita su mBio, nella quale hanno paragonato gli effetti di un trattamento antibiotico prolungato con uno più breve. È emerso che, per le forme non complicate di polmonite nei bambini, una cura di 5 giorni può essere efficace quanto una di 10 giorni. Allo studio hanno partecipato 171 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni circa. I piccoli erano in cura per polmonite in otto ambulatori di pediatria negli Usa. La cura consisteva nell’assunzione di come l’amoxicillina o l’associazione amoxicillina-acido clavulanico. Metà dei bambini ha ricevuto un ciclo di 10 giorni, l’altra un trattamento di 5 giorni.
Entrambe le terapie hanno avuto successo e i piccoli sono guariti. I ricercatori hanno effettuato il tampone in gola ai bambini, notando che i piccoli che avevano ricevuto un trattamento più breve mostravano minori segnali di resistenza agli antibiotici. Per esempio nel loro tampone era presente una minore quantità dei geni che aiutano i batteri ad aggirare la risposta ai farmaci. Altri accertamenti hanno permesso di scoprire che in questi bimbi era più ricco il microbiota dell’intestino, l’insieme di batteri buoni che difendono dalle infezioni. Gli esperti americani concludono che cicli di terapia più breve potrebbero insomma avere gli stessi effetti positivi, limitando però l’antibiotico-resistenza.
Polmonite nei bambini sintomi, di che cosa di tratta
La polmonite è un’infiammazione acuta del tessuto che riveste i polmoni. È caratterizzata dalla presenza di liquido negli alveoli polmonari, con serie difficoltà della respirazione. Può essere conseguenza di infezioni trascurate alle vie aeree come raffreddori, laringiti e bronchiti. Spesso sono responsabili batteri, solitamente pneumococchi, che provocano la malattia quando le difese immunitarie dell’organismo sono meno attive in seguito ad altri disturbi, come appunto l’influenza. I sintomi della polmonite sono innalzamento della temperatura anche verso i 39-40 gradi, brividi, malessere e debolezza. La tosse, forte e secca, con il passare dei giorni diventa grassa e mista a sangue o pus e il respiro si fa difficoltoso. Può comparire dolore al torace.
Appena si avvertono i primi sintomi è importante rivolgersi al pediatra per una visita ed eventuali esami, come la radiografia del torace per individuare il focolaio nel polmone. Un antibiogramma sull’espettorato può essere necessario per individuare l’antibiotico adatto. Se il responsabile della polmonite è un batterio, questi farmaci sono necessari, ma è essenziale seguire alcune regole perché siano il più efficaci possibile e non portino a forme di resistenza. I genitori non devono somministrarli al bambino senza prima aver consultato il pediatra. Li devono proporre nelle dosi corrette e nei tempi indicati, quindi due, tre oppure quattro volte al giorni come suggerito dal medico. È essenziale proseguire la somministrazione per il tempo indicato, anche se spesso si notano miglioramenti dopo 48 ore dall’inizio della cura. Gli antibiotici per fare effetto vanno assunti per alcuni giorni.